Sardegna

Scuola: studenti in piazza venerdì 7

Nel mirino politiche governo Renzi e giunta Pigliaru

Redazione Ansa

Le parole d'ordine sono "Decidiamo noi". È lo slogan degli studenti medi e universitari della Sardegna che si preparano a scendere in piazza venerdì 7 ottobre, giornata di mobilitazione nazionale indetta dall'Unione degli Studenti e da Link Coordinamento Universitario. Nell'isola ci sarà un'unica manifestazione a Cagliari, da piazza Matteotti alle ore 9.

Nel mirino, "la dispersione scolastica al 24,7%, l'aumento delle tariffe del trasporto pubblico, fondi insufficienti per l'edilizia, una didattica da rivoluzionare e l'occupazione militare della Sardegna". Al centro della protesta, spiegano i promotori, ci sono il governo Renzi e la giunta Pigliaru.

"Scendiamo in piazza per rivendicare l'accesso libero all'università, l'istruzione gratuita e welfare municipale che tenga conto delle necessità e delle ragioni dei soggetti in formazione", chiarisce il coordinatore di Link Cagliari, Francesco Sotgiu.

Pollice verso anche sulla Buona scuola. "L'approvazione della legge 107 rappresenta l'ennesimo progetto di demolizione della scuola statale - denuncia Riccardo Caoci, dell'esecutivo regionale UdS - ha intaccato la natura pubblica, libera e critica dei luoghi della formazione, riproducendo dinamiche sociali basate su esclusione e repressione".

Uds e Link hanno poi già annunciato il loro voto contrario alla riforma costituzionale. "Crediamo - attaccano - che sia impossibile non schierarsi per il no, c'è a rischio l'autonomia regionale e c'è il sacrificio della democrazia in cambio della governabilità del Paese".
   

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