Sardegna

Crisi autoriparazioni, perse 29 aziende

Denuncia di Confartigianato, colpa anche dell'abusivismo

Redazione Ansa

Per il settimo anno consecutivo il settore artigiano delle autoriparazioni della Sardegna registra un segno negativo: fra il 2015 e il 2016 il comparto ha perso l'1,37%, 29 aziende. Le cause? Situazione economica, abusivismo, concorrenza sleale e mancanza di liquidità delle famiglie. Sono i dati del dossier sull'Autoriparazione, elaborato dall'Osservatorio Mmi Confartigianato Lombardia per Confartigianato Sardegna su dati Istat e Unioncamere consolidati all'1 luglio scorso.

"Il comparto dell'autoriparazione, seppur penalizzato dalla situazione generale del mercato, nonostante i numeri ancora non positivi, sta reagendo contenendo il più possibile i danni e i costi - dice Maria Carmela Folchetti, presidente di Confartigianato imprese Sardegna - il sistema auto è penalizzato e oggi i veicoli, con la casa, sono il prodotto più tartassato in assoluto. Sia dal punto di vista economico che da quello legislativo, nonostante sia quello che più rispetta le rigide normative in materia di sicurezza e ambiente".
Situazione peggiorata anche a livello territoriale: a Cagliari le imprese hanno subito un calo dell'1,06% arrivando a 1.023 imprese; a Sassari se ne registrano 819 con un calo dello 0,85%; a Nuoro sono 454 con una perdita dell'1,73%% mentre a Oristano, con 217 imprese, la flessione registrata è stata del 3,98%. A livello nazionale il decremento ha raggiunto l'1,12%.

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