Laboratori di matematica e chimica, i fossili nell'area urbana di Cagliari, il 'ballu tundu' che fa bene al cuore, ma anche identità a confronto (il linguaggio delle donne sarde e iraniane) e l'incontro tra cibo e scienza. Ecco alcuni ingredienti della scaletta della "Notte dei ricercatori" - 29 e 30 settembre nella Cittadella universitaria di Monserrato e in Rettorato a Cagliari - inserita nella Settimana della Scienza, la manifestazione che coinvolge 300 città europee e che in Italia si snoda in 29 città con 350 tra spettacoli, workshop ed eventi di biologia, astrofisica, comunicazione, innovazione tecnologica e attualità.
"Con la 'Notte' puntiamo ad avvicinare la città e i nostri giovani al mondo della ricerca umanistica, tecnologica e scientifica - ha spiegato la rettrice Maria Del Zompo - mi piace pensare a una interazione reciproca, una contaminazione che susciti curiosità e attenzioni: l'Università crede fortemente nel fare sistema". Un percorso che piace anche al Cagliari calcio: una delegazione di primo piano del club sarà la sera di venerdì 30 in Rettorato.
"La Notte ospita tavole rotonde, Caffè scienza e gazebo su temi quali coccodrilli, squali e tartarughe", ha aggiunto il pro rettore alla Ricerca scientifica, Micaela Morelli. Che ha anche ringraziato l'Arst (biglietti per la metro gratuiti), la Fondazione di Sardegna e il Comune di Cagliari (via Università sarà chiusa al traffico). Segnalato dalla Morelli il concorso per gli studenti con in palio 500 euro per il miglior reportage video di due minuti da postare su Youtube e unica.it.
Alla presentazione della due giorni c'era anche l'assessore comunale alla Cultura, Paolo Frau. "Alla base della nostra politica c'è una forte intesa con l'Università - ha chiarito - valore di enorme pregio per la nostra comunità. Inoltre il più importante appuntamento europeo di comunicazione scientifica è un altro tassello per la visibilità e la crescita di Cagliari e del suo contesto".
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