Sardegna

Acqua per 20 giorni nel Bidighinzu

Restrizioni nel sassarese, Abbanoa collega i potabilizzatori

Redazione Ansa

Iniziato nelle ore notturne, ma durerà per l'intera giornata di giovedì, l'intervento al potabilizzatore di Truncu Reale, programmato da Abbanoa con l'obiettivo di portare l'impianto al massimo della produzione entro il fine settimana, per garantire quanta più acqua disponibile al sistema acquedottistico di Sassari interessato dall'emergenza siccità che sta colpendo l'invaso del Bidighinzu. Nel frattempo proseguono le restrizioni nelle aree servite dal potabilizzatore sassarese.

I lavori si sono resi necessari alla luce della carenza di risorsa proveniente dal Bidighinzu, una situazione che si aggrava di giorno in giorno. L'intervento all'impianto di Truncu Reale rientra nel quadro dell'emergenza che sta spingendo il gestore a fare di tutto per garantire una migliore distribuzione della risorsa tra gli acquedotti Bidighinzu e Truncu Reale con approvvigionato dal lago Coghinas. Le scorte presenti nell'invaso sono sufficienti appena per circa 20 giorni.

Per questo motivo, oltre al potenziamento di Truncu Reale (che sarà così in grado di approvvigionare con più risorsa parte di Sassari, Stintino e Porto Torres) per il futuro è in programma anche il rafforzamento dell'interconnessione fra gli invasi Temo e Bidighinzu che consentirà di avere maggiore disponibilità di acqua per gli altri centri del sassarese.

"Fortunatamente al momento le zone critiche sono abbastanza circoscritte - ha detto l'amministratore unico Alessandro Ramazzotti -. Preoccupa però Sassari, che ci vede impegnati 24 ore su 24 con azioni, piani di intervento e lavori straordinari negli impianti. Come gestore del servizio idrico stiamo facendo il possibile anche con la collaborazione di Enas e del Distretto idrografico per riuscire a gestire quella poca risorsa ancora a disposizione. Stiamo lavorando per garantire in futuro condizioni migliori dell'erogazione a cominciare dall'intervento sulla condotta che collegherà il serbatoio di via Milano (approvvigionato dal Bidighinzu) con quello di Monte Oro (approvvigionato dal Coghinas), dismessa a suo tempo poiché perdeva il 70% dell'acqua immessa".

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