Sardegna

Talassemia:ricerca Cagliari-S.Francisco

Biologa sarda in trasferta, "vogliamo ridurre trasfusioni"

Redazione Ansa

Un anno a San Francisco per sperimentare un nuovo approccio di terapia genica per la talassemia. Dal 17 settembre Maura Mingoia, biologa ricercatrice che collabora col professor Paolo Moi dell'ospedale Microcitemico di Cagliari, lavorerà con l'equipe del professor Yuet Sai Kan della Divisione di Medicina molecolare e diagnostica della University of California. Scopo finale del progetto, finanziato da Thalassa Azione Onlus, la riduzione massima delle trasfusioni nei pazienti affetti dalla malattia (un migliaio solo in Sardegna).

In particolare la ricerca mira alla correzione del difetto genetico che determina la beta talassemia, attraverso il processo cellulare di ricombinazione omologa di una sequenza specifica di Dna, nuova tecnica ideata negli Stati Uniti nel 2013. "Tutti gli approcci terapeutici alternativi al trapianto di midollo osseo mirano a ridurre o addirittura eliminare la terapia trasfusionale che ha un costo importante per il malato e per il sistema sanitario", ha spiegato durante la presentazione del progetto la 28enne biologa sarda che, come obiettivo intermedio, si dà quello di "ottenere percentuali di ricombinazione tali da avere influenza terapeutica sul paziente".

Ivano Argiolas, presidente di Thalassa Azione Onlus, ha ammesso la "delusione per l'interruzione del protocollo di terapia genica intrapreso a New York, ma vogliamo dare speranza ai mille talassemici sardi e ai seimila italiani e per questo abbiamo destinato ottomila euro al nuovo progetto". Il direttore dell'azienda ospedaliera Brotzu, Gabriella Nardi, ha sottolineato come Maura Mingoia si inserisca "in un percorso che dal 1981, anche con gli studi del professore Antonio Cao in collaborazione con Kan della Ucsf, vede il Microcitemico di Cagliari impegnato nella cura di questa malattia".
   

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