Sardegna

Sisma: vigili fuoco sardi in zone colpite

Prime squadre al lavoro, pronta colonna mobile

Redazione Ansa

"In questo momento c'è solo dolore e amarezza". Sono le parole del caposquadra delle unità cinofile dei vigili del fuoco di Cagliari, Claudio Riola, impegnato a scavare tra le macerie di Amatrice insieme ad altri nove colleghi sardi. "Ora siamo in una breve pausa - dice frettolosamente al telefono con l'ANSA - ma riprenderemo subito il lavoro. Siamo arrivati ieri e ci siamo subito messi all'opera". Una rapida pianificazione e poi le ricerche serrate dei dispersi.

"Non ci siamo mai fermati, non abbiamo dormito - racconta Riola - siamo subito andati ad aiutare gli altri colleghi che stavano già lavorando, fornendo loro forze fresche. Le prime ore sono importantissime per trovare superstiti". Dalla Sardegna sono partite quattro unità cinofile - tre da Cagliari e una da Nuoro - e sei operatori Saf. Ai comandi sardi è stata fatta espressamente richiesta di queste specialità, ma sono già pronte a partire le squadre ordinarie, 36 uomini e 12 mezzi.

Con Claudio Riola e il suo cane Yuma ci sono due colleghi di Cagliari, Gavino Fiori con Artù e Franco Mazzollu con Asia, e il collega di Nuoro, Andrea Cuboni che conduce Kinky. Personale altamente specializzato. "Siamo già intervenuti a L'Aquila - conferma Riola - lo scenario che abbiamo trovato ad Amatrice è identico: un centro storico devastato, con palazzi costruiti con poco cemento e tanto fango". Le unità cinofile sarde hanno già partecipato al recupero di alcuni dispersi.

"Abbiamo già estratto alcuni corpi dalle macerie - sottolinea con amarezza il caposquadra - anche quelli di alcune suore in un convento. Abbiamo partecipato al salvataggio di una bambina. Purtroppo ci sono intere famiglie distrutte, persone che minimamente si aspettavano che gli cadesse in testa il solaio". In tanti si avvicinano ai soccorritori per chiedere informazioni. "Noi stiamo lavorando nella zona rossa - spiega Riola - dove nessuno può entrare, ma ogni volta che usciamo si avvicinano e ci chiedono notizie, sono disperati".

VIGILI DEL FUOCO SARDI AL LAVORO A AMATRICE - Anche i vigili del fuoco della Sardegna sono impegnati nelle zone del centro Italia devastate dal terremoto. E sono pronti a partire con un numero sempre maggiore di uomini e mezzi. "Ad Amatrice ci sono già dieci operatori, quattro unità cinofile e sei specialisti Saf, il Nucleo speleo alpino fluviale, di cui quattro di Cagliari - conferma il comandante provinciale Luciano Cadoni - In questo momento ci è stato chiesto questo contributo, ma siamo pronti a partire con altri 36 uomini e 12 mezzi".

Al momento gli sforzi sono concentrati nella ricerca dei dispersi. "Stanno lavorando giorno e notte insieme agli altri - spiega Cadoni - con ritmi serrati e pochissime pause. Hanno partecipato al recupero di alcune persone uccise dal peso delle macerie e hanno contribuito con le altre unità a recuperare una bambina ancora viva. Il lavoro continua senza sosta, in questi primissimi giorni c'è sempre la speranza di ritrovare qualcuno ancora vivo".

INCASSI MUSEI DEVOLUTI PER LA RICOSTRUZIONE - Gli incassi del Polo museale della Sardegna di domenica prossima 28 agosto contribuiranno al restauro del patrimonio culturale danneggiato dal terremoto che ha colpito il Lazio, l'Umbria e le Marche. L'iniziativa, promossa dal Ministero dei beni culturali, riguarda il Museo archeologico nazionale e la Pinacoteca nazionale di Cagliari, il Museo archeologico nazionale di Sassari, L'Antiquarium Turritanum di porto Torres, l'area archeologica 'Su Nuraxi' di Barumini, il Compendio garibaldino e Memorial di Caprera, il Museo archeologico nazionale di Nuoro, l'area archeologica di Monte d'Accoddi.

COMUNE CAGLIARI INVIA TECNICI SPECIALIZZATI - L'Amministrazione comunale di Cagliari risponde all'appello dell'Anci inviando nelle zone colpite dal sisma tre tecnici specializzati nella valutazione e nella stima dell'agibilità e dei danni subiti dagli edifici pubblici e privati. I tecnici della Protezione civile lavoreranno con i colleghi provenienti da tutta Italia a supporto degli uffici tecnici e amministrativi delle strutture comunali interessate. Le operazioni di rilevazione dei danni saranno coordinate sul posto dalla Protezione civile nazionale attraverso i referenti Anci. Le attività si protrarranno per alcune settimane: altri dipendenti del Comune potranno aggiungersi alle squadre di supporto secondo le necessità che saranno comunicate.

PRONTA A PARTIRE COLONNA MOBILE - "Cinquanta persone del sistema di Protezione civile regionale sono operative in caso di chiamata dal Coordinamento Regioni della Protezione civile per il sostegno alle popolazioni dell'Italia centrale colpite dal sisma". Lo dice l'assessore della Difesa dell'Ambiente della Sardegna, con delega alla Protezione civile, Donatella Spano. La colonna mobile è composta da personale esperto, mezzi di supporto ai cittadini e attrezzi per liberare le strade di accesso interne dalle macerie e poter arrivare a soccorrere le popolazioni. La Sardegna è in grado di allestire un campo per 250 persone.

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