Presidio all'alba di una quarantina di pacifisti davanti alla Rwm Italia di Domusnovas, la fabbrica di bombe nel Sulcis accusata di costruire e fornire ordigni che poi finiscono anche in Arabia Saudita. Alle 5.30 nel piazzale dello stabilimento sono arrivati i manifestanti per un sit-in finito intorno alle 10.
"La fabbrica di armi, di proprietà della Rwm, settore della Rheinmetal Defense, ha un ruolo centrale nella produzione e vendita di armamenti e ordigni a Paesi coinvolti in conflitti bellici in tutto il mondo - spiegavano i pacifisti - chi assiste passivamente all'offesa della natura umana ne è responsabile quanto il diretto esecutore". Massiccio lo spiegamento di forze dell'ordine, in tenuta antisommossa, ma non si è registrato incidente.
Non solo voci di dissenso: in più occasioni, infatti, una parte di cittadini e alcune forze politiche locali si sono schierate a sostegno della fabbrica: "Con la chiusura - dicono - 250 persone non avranno più una busta paga e il paese muore".