Sardegna

Inps: Bilancio 2015, Isola non decolla

Disoccupazione oltre 17%, giovanile al 56% e femminile quasi 60%

Redazione Ansa

La Sardegna non aggancia una piena ripresa economica. Lo dimostra un tasso di disoccupazione totale del 17,35% (11,90% in Italia), anche se si registra un miglioramento di circa un punto percentuale rispetto allo scorso anno, effetto tuttavia della crescita esponenziale del numero di voucher (lavoro occasionale) venduti - dai due milioni e 159mila nel 2014 ai 3,8 milioni dello scorso anno - e di una lieve crescita del numero di operai di aziende private (0,86%).

Sono i dati che emergono dal Bilancio sociale Inps 2015 presentato questa mattina dal direttore generale, Maurizio Emanuele Pizzicaroli, e da Elisabetta Perrier, presidente Comitato regionale Inps Sardegna. Fra i lavoratori autonomi si registra un vero e proprio crollo del numero di artigiani (-1.331 rispetto al 2014), una diminuzione generale degli agricoli, con l'unica eccezione della provincia di Nuoro, e un aumento quasi dell'1% dei lavoratori domestici italiani.

In merito al tasso di disoccupazione, il dg ha definito "drammatica" quella giovanile che si attesta al 56,42% con particolare riferimento a quella femminile (59,61%). Pizzicaroli ha anche evidenziato che "l'Inps continua ad essere il maggiore erogatore di prestazioni nell'Isola: facciamo questo con difficoltà, avendo perso il 10% del personale negli ultimi due anni".

Su una popolazione di 1,6 milioni, i pensionati sono quasi 580mila. Di questi il 55% sono uomini. Una nota positiva: "La diminuzione delle ore richieste di cassa integrazione di circa il 20%". Anche se, ha aggiunto Perrier, "le tabelle documentano che gli ammortizzatori continuano a costituire l'unica fonte di sostentamento per moltissime famiglie sarde".

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