Sardegna

Archeologia,riemerge villaggio medievale

Chiusa campagna in sito Mesumundu, area termale nel sassarese

Redazione Ansa

"Mesumundu è stato un villaggio rurale tra il Quattrocento e il Seicento d.c., i ritrovamenti effettuati in questo mese ci permettono di fare scoperte interessanti a livello regionale e nazionale sul passaggio dall'epoca romana a quella bizantina, la campagna di scavi è stata davvero più proficua delle attese".

Così il professor Marco Milanese, ordinario di Archeologia medievale e direttore del Dipartimento di Storia, Scienze dell'uomo e della formazione dell'Università di Sassari, commenta la chiusura del cantiere. "Rispetto alle conoscenze già disponibili - spiega - sono emersi rilevamenti molto importanti, sono venute alla luce strutture completamente sconosciute e inattese, una consistente popolazione rurale si è insediata nell'area delle terme dismesse e ha costruito lì le proprie abitazioni".

Le informazioni raccolte sono il frutto dei lavori della sesta edizione della Scuola estiva di archeologia medievale organizzata dal Dipartimento. Alla campagna di scavo nel sito di Mesumundu, in territorio di Siligo, hanno partecipato 30 fra studenti, laureati, dottorandi e dottori di ricerca in archeologia di sette Università italiane e straniere, da Sassari a Parigi, da Lione a Barcellona, da Murcia a Napoli, a Cagliari. Mesumundu è oggetto di scavi archeologici dall'Ottocento.

Si conoscono almeno sei interventi ufficiali e un numero imprecisato di scavi clandestini o non autorizzati. Pur essendo poco conosciuto, è un sito strategico, un central place per la storia del Meilogu, un luogo in cui leggere modi e tempi del passaggio dal mondo romano a quello medievale e costruire un caso di studio che possa essere utilizzato per capire questa transizione in Sardegna e nel bacino del Mediterraneo.

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