Sardegna

Aerei: entro 2016 regole chiare per continuità 1 e 2

Primo round conferenza servizi, nuovo sistema da ottobre 2017

Assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana

Redazione Ansa

"Entro il 2016 saranno definiti gli oneri di servizio pubblico per le rotte della continuità territoriale 1 e 2". Lo ha annunciato l'assessore ai Trasporti, Massimo Deiana, al termine della prima riunione della conferenza di servizi convocata per discutere le linee guida dei nuovi modelli di continuità aerea tra la Sardegna e la Penisola previsti dalla delibera di Giunta del 28 giugno scorso.

La conferenza con i vertici di Enac e ministero dei Trasporti - c'erano Andrea Marotta e Candida Pecorelli per Enac, Maurizio Rossi e Teresa Evangestilella per il ministero - si riunirà di nuovo ai primi di settembre "per l'esame degli elaborati operativi". Una volta definiti, ha spiegato l'assessore, "gli oneri saranno sottoposti ai tempi tecnici del bando previsti per legge, che sono abbastanza lunghi".

Tutto dovrà essere pronto entro l'ottobre 2017, quando le nuove CT1 e CT2 saranno effettivamente operative fino all'ottobre 2021. Oggi, dunque, è cominciato l'esame delle regole che definiranno questo quadriennio. In particolare, ha sottolineato Deiana, "la conferenza ha iniziato ad affrontare le complesse tematiche comunitarie connesse all'innovativo modello della continuità minore".

La CT2, infatti, è un modello originale che non trova attualmente riscontro nella prassi europea, motivo per cui si dovrà procedere anche all'esame preventivo della Commissione europea. Da qui la necessità di definire le regole entro l'anno in corso.

"Confidiamo comunque sul fatto che il nuovo modello - ha precisato il titolare dei Trasporti - essendo efficace e meno impattante da un punto di vista di deroghe alla libera concorrenza, potrà trovare adeguata attenzione e riconoscimento".

Ancora da definire le destinazioni per quanto riguarda la CT2. Se per la CT1 si parla, come è noto, di collegamenti tra Alghero, Cagliari e Olbia con Linate e Fiumicino, nel caso della continuità minore "si cercherà - ha anticipato Deiana - di individuare quelle più interessanti per motivi di studio, socio-sanitari o perché si tratta di aree con forti concentrazioni di sardi".
   

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