Sardegna

Ortofrutta: Sestu in rete Italmercati

Maggiori chance per prodotti sardi in tavole italiane e estere

Redazione Ansa

Il mercato ortofrutticolo di Sestu fa il suo ingresso in Italmercati, la prima rete in Italia dei più importanti agromercati all'ingrosso. L'accordo, siglato con l'obiettivo di promuovere di più e meglio i prodotti sardi in Italia e all'estero, è stato presentato da Fabio Massimo Pallottini, presidente Italmercati, Giorgio Licheri, direttore del mercato di Sestu, e dall'assessore regionale all'Agricoltura, Elisabetta Falchi.

Italmercati, rete a cui aderiscono altri sette mercati (Caat di Torino, Sogemi di Milano, Veronamercato di Verona, Caab di Bologna, Mercafir di Firenze, Car di Roma, Caan di Napoli), realizza fatturati societari che toccano i 70 milioni di euro, mentre il giro d'affari delle aziende interne ammonta a 6 miliardi complessivi. Sestu entra nella rete con i suoi 70 operatori, tre Op (Organizzazioni produttori), 4mila tonnellate di prodotti al giorno, 1000 clienti commerciali (50% produttori isolani) e 800 agricoltori che conferiscono i propri prodotti.

"Puntiamo a creare una filiera ortofrutticola che aggrega le migliori produzioni isolane unificate sotto un unico marchio, possibilmente associato al nuovo marchio di qualità della Regione Sardegna", ha affermato Licheri. D'altra parte, secondo Pallottini, "l'ingresso del mercato di Sestu, grazie alle sue imprese e ai prodotti di qualità, rafforzerà la rete di Italmercati". Elisabetta Falchi ha parlato di "un'opportunità molto importante per il comparto ortofrutticolo isolano".

La rete, infatti, "consentirà ai nostri prodotti di arrivare facilmente sulle tavole dei consumatori italiani e di quelli internazionali, abbattendo i costi della logistica che per i nostri produttori ortofrutticoli rimane la voce di costo principale: 'fare economie di scala' deve essere la parola d'ordine". Una prima lista di specialità su cui puntare è stata già individuata: carciofi, pomodori, ma anche asparagi e alcune tipologie di frutta.

Proprio sul carciofo, la titolare dell'Agricoltura ha annunciato novità per il 2017: "Stiamo lavorando perché dal prossimo anno, la produzione possa avere il marchio di qualità della Regione Sardegna. Presenteremo a breve il disciplinare per la produzione a marchio per poi attendere il via libera da Bruxelles".

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