Sardegna

Ballottaggi: M5s conquista Carbonia "la rossa", debacle Pd

Dem perdono anche Olbia e Sinnai, Monserrato vira al centro

Redazione Ansa

di Andrea Frigo

Dopo la vittoria al primo turno di Massimo Zedda a Cagliari, riconfermato sindaco con una coalizione di centrosinistra allargata al Partito Sardo d'Azione, il Pd e i suoi alleati escono invece sconfitti dal turno di ballottaggio in Sardegna. Olbia e Carbonia vanno rispettivamente al centrodestra, con la vittoria del deputato di Forza Italia Settimo Nizzi (già sindaco due lustri fa), e al Movimento 5 Stelle che, con Paola Massidda, piazza il quarto sindaco grillino nell'isola dopo Assemini, Porto Torres e Dorgali. Il centrosinistra, che governa la regione, è in profonda crisi.

Clamorosa soprattutto la debacle di Carbonia, da sempre 'roccaforte rossa'. Pur correndo col sindaco uscente Giuseppe Casti (che è anche presidente del Consiglio delle autonomie locali), il Pd a Carbonia viene sconfitto nettamente dalla 'pentastellata' Massidda, che si è imposta con il 61,6% delle preferenze. "Pensavo che la vittoria potesse arrivare ma non mi aspettavo un risultato così netto a mio favore", ha commentato felice Massidda, 50 anni, dipendente Asl, sposata e madre di due figli. "Evidentemente dopo 70 anni i cittadini di Carbonia hanno deciso che era arrivato il momento per un cambiamento. Per prima cosa attueremo subito tagli agli emolumenti dei consiglieri comunali, del presidente dell'Aula, e a quelli degli assessori che saranno ridotti del 10%. Non sarà tanto, ma è giusto dare un segnale ai cittadini".

Pd sconfitto anche ad Olbia, dopo un lungo testa a testa tra i due contendenti: il sindaco è nuovamente Nizzi che, con il 50,7% delle preferenze, ha battuto l'assessore uscente del Pd Carlo Careddu, fermo al 49,3%. Ma la debacle non finisce qui: Dem sconfitti anche in altri due centri del cagliaritano con più di 15 mila abitanti chiamati al ballottaggio, Sinnai e Monserrato. E dopo la netta sconfitta gli alleati del Pd - ma anche una parte del partito - vanno subito in pressing sulla Giunta Pigliaru. Da tempo si parla di verifica politica e di rimpasto nella squadra di governo, oggi Prc e La Base hanno rivolto un appello alla Giunta Pigliaru per un immediato cambio di passo.

"In dodici mesi il 'Fu centrosinistra' sardo perde Nuoro, Porto Torres, Quartu, Sestu, Villacidro, Carbonia, Olbia e Monserrato. Prima si mette fine alla cialtronaggine antipolitica di questa Giunta meglio è per la Sardegna", tuona il segretario regionale del Prc Giovannino Deriu. Ma anche dallo stesso Pd arriva un 'pesante avviso' con l'esponente gallurese Giuseppe Meloni: "Non ho nessuna intenzione di continuare a fare il consigliere regionale che supporta e sopporta una maggioranza di questo tipo. O si cambia davvero e subito, e anzitutto si riconosce pari dignità a tutti i territori della Sardegna, o il presidente Pigliaru e l'intera maggioranza non potranno più contare sul mio sostegno".

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