Sardegna

Sciopero penalisti,processi a singhiozzo

Prescrizione reati, tre giorni di protesta anche in Sardegna

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 24 MAG - Da questa mattina anche in Sardegna è scattata la tre giorni di astensione dalle udienze da parte degli avvocati penalisti. Le toghe isolane incroceranno le braccia sino a giovedì 26, come nelle altre regioni, su decisione della Giunta dell'Unione delle Camere Penali, in risposta a quella che gli avvocati ritengono essere una campagna mediatica di "disinformazione e inganno" sulla riforma che dovrebbe disciplinare la prescrizione dei reati.

"I punti cruciali - spiega Rodolfo Meloni, presidente delle Camere Penali di Cagliari - si concentrano sulla prescrizione che si allungherà e non si abbrevierà, potendo dopo il primo grado il giudice tenere il processo fermo sinché vuole così come previsto dalla riforma". L'avvocato tiene a precisare che per lo sciopero non ci sono "questioni sarde" sul tavolo, ma che le toghe isolane sono molto preoccupate per l'impatto che alcune ipotesi di riforma potrebbero determinare sul diritto alla difesa. Indice puntato sulle intercettazioni e sugli ultimi orientamenti della Suprema Corte che "consentono di intercettare conversazioni tra difensore e imputato - ricorda Meloni - e quelle su smart phone, tabilet e pc. Sistemi che violano l'articolo 24 della Costituzione e il cui utilizzo, al posto dei veri mezzi di prova, stravolgono il processo". Gli avvocati dei vari fori isolani torneranno a partecipare alle udienze venerdì 27, ma in questi giorni saranno comunque garantiti i processi con detenuti.

Nel frattempo, però, l'attenzione delle toghe sarde e dell'intero mondo giudiziario isolano è tutta rivolta a Roma dove, oltre alle questioni della riforma, si attende che il Consiglio superiore della magistratura sciolga la riserva sulla nomina del Procuratore della Repubblica di Cagliari. La sfida tra Andrea Garau e Gilberto Ganassi, il primo procuratore a Nuoro il secondo aggiunto a Cagliari, è ora congelata a causa dell'invio di elementi di indagine che coinvolgerebbero, sebbene indirettamente, il capo della procura nuorese. Nell'indagine della Direzione distrettuale antimafia, condotta dal pm Guido Pani, sul project financing della Asl 3 di Nuoro - un contratto dalla durata di quasi 30 anni e di circa un miliardo di euro - uno degli indagati sarebbe stato intercettato mentre parlava di cene e regali col procuratore Garau. Da qui la secretazione degli atti del Plenum del Csm e la decisione di effettuare delle audizioni davanti alla Prima Commissione, quella che si occupa di incompatibilità.

Lo sciopero indetto dalle Camere Penali ha un respiro più ampio rispetto a dinamiche di singole Procure, perché punta l'indice proprio sul diritto alla difesa. "La giurisprudenza creativa - attacca Rodolfo Meloni - di fatto è la legalizzazione di un sistema di modifica della legge senza passare attraverso il Parlamento. Cosi il processo a distanza o la proliferazione della sua trattazione mediatica sono violazioni del giusto processo. Noi richiamiamo la necessità che al centro della riforma ci siano la sempre più profonda applicazione del giusto processo, del rispetto del contraddittorio, della presunzione di innocenza e della terzietà del giudice. Esigenza tanto più sentita dopo le inquietanti esternazioni del dottor Piercamillo Davigo, presidente dell'Associazione nazionale magistrati".

L'Unione delle Camere Penali stima che oltre il 70% dei processi si prescrive già nel corso delle indagini preliminari, il problema sarebbe dunque imputabile alle carenze organizzative delle Procure italiane e non alle tecniche di ostruzione processuale degli avvocati. "La prescrizione - chiarisce Meloni - è la naturale sanzione per l'eccessiva durata del processo".

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