Sardegna

Petizione, 'custode' resti a Budelli

In pochi giorni quasi 4.000 firme raccolte per Mauro Morandi

Redazione Ansa

(ANSA) - OLBIA, 24 MAG -"Budelli è Mauro, Mauro è Budelli". Con questa frase viene lanciata in rete una petizione (https://www.change.org/maurobudelli) per chiedere al Governo di lasciare sull'isola dell'arcipelago di La Maddalena il suo storico 'custode-eremita', Mauro Morandi. "Facciamo sì che possa continuare il suo lavoro sull'isola", scrive la giornalista ambientale che ha promosso l'iniziativa, Enza Plotino.

Morandi, 77 anni, assunto come custode nel 1989 dalla società immobiliare che dalla fine degli anni '60 deteneva la proprietà dell'isola, da 27 anni è l'unico residente di Budelli, ora definitivamente passata al patrimonio pubblico dell'ente Parco di La Maddalena. "Circa 10 anni fa i vecchi proprietari hanno smesso di pagare lo stipendio di guardiano, disinteressandosi man mano di lui e della meravigliosa Budelli. Ma lui è rimasto! Nonostante tutto, Mauro è rimasto a salvaguardare quell'incredibile pezzo di paradiso! La sua scelta è stata Budelli, non i soldi", sottolinea Enza Plotino, che in appena tre giorni dall'avvio della petizione ha raccolto oltre 3.900 firme.

"Noi non vogliamo che Mauro lasci l'isola perché - spiegano gli amici che hanno sottoscritto l'appello - pensiamo innanzitutto che se Budelli è rimasta una meraviglia della natura è anche grazie a lui, e in secondo luogo perché siamo convinti che il Parco abbia tutto da guadagnare dalla sua presenza: Mauro vive a Budelli da un quarto di secolo, conosce ogni pianta e ogni roccia, ogni albero ed ogni specie animale, riconosce i colori e i profumi con il mutare del vento e delle stagioni".

La scorsa settimana il giudice delle esecuzioni immobiliari di Tempio Pausania ha approvato il piano di ripartizione delle somme dovute ai creditori dei vecchi proprietari dell'isola, chiudendo così la procedura dell'asta giudiziaria che gravava su Budelli, e ha riconosciuto a Morandi quasi 160.000 euro per stipendi mai percepiti. Da allora la sua unica paura è che i nuovi proprietari, l'Ente Parco, lo possano cacciare dal 'suo' paradiso terrestre.

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