Sardegna

Aidda: imprese al femminile in ripresa

Presentato laboratorio Noe, 'non solo profitto ma sostenibilità'

Redazione Ansa

Un nuovo orientamento economico che non guardi solo al profitto ma anche ai valori della solidarietà e condivisione in una prospettiva di genere e di sviluppo sostenibile. E' il fulcro del Laboratorio Noe, presentato oggi a Cagliari nel corso dell'assemblea nazionale di Aidda, l'associazione imprenditrici e donne dirigenti d'azienda. Per la prima volta l'assise, a cui partecipano imprenditrici delle 14 delegazioni italiane, si tiene a Cagliari, in occasione del doppio anniversario dell'associazione nata a Torino il 10 maggio di 55 anni fa e che festeggia anche i 35 anni di Aidda Sardegna con una tre giorni di dibattiti e iniziative.

"Nonostante la crisi si assiste ad una leggera ripresa dell'imprenditorialità più al femminile che al maschile - ha la presidente nazionale dell'associazione, sottolineato Franca Audisio - occorre guardare al futuro con un'ottica diversa, femminile e che non abbia come referente solo il profitto, ma i valori della condivisione, sostenibilità e capacità di fare rete". Questi e altri gli obbiettivi del progetto per il quale si è già costituito un comitato scientifico con personalità di prestigio. In Italia secondo i dati di Unioncamere le imprese al femminili sono cresciute dal 2014 al 2015 dello 0,12%. "In un'isola attraversata dalla crisi le imprese al femminile in Sardegna reggono di più alla crisi e registrano un aumento leggermente superiore alla media nazionale, +0,16% - ha aggiunto Caterina Montaldo, presidente Aidda Sardegna - soprattutto nel campo dell'agricoltura e dei settori legati alla tradizione gli studi di settore dicono che le donne sono più affidabili, più innovative e più formate".

Momento clou domani: per l'intera giornata nell'azienda della socia Sgaravatti è in programma il B2B, B (business to business), scambio di esperienze e prospettive future tra imprenditrici sarde lombarde e di altre regioni. All'assemblea è intervenuta anche Maria del Zompo, una delle poche donne Rettori di Università in Italia (cinque su 70). "La laurea permette alle donne di avere maggiori opportunità lavorative ma per contro hanno uno stipendio più basso al loro ingresso, devono attendere tre anni per cominciare a pareggiare i conti", ha rimarcato.

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