Sardegna

Lavoro: presidio forestali in Consiglio

'Subito rinnovo del contratto, fermo da sei anni'

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 22 MAR - Senza un nuovo contratto da sei anni, i lavoratori forestali provenienti da tutta la Sardegna si sono ritrovati in presidio davanti al Consiglio regionale, insieme con altre due proteste: quella dei lavoratori stagionali del settore turistico e quella degli operatori delle compagnie teatrali e danza.

In concomitanza con i lavori dell'Aula sulla Finanziaria 2016, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila hanno sollecitato l'avvio delle trattative per il rinnovo del contratto integrativo dei circa 6.000 dipendenti dell'Ente Foreste. dei quali 1.700 a tempo determinato con contratti da tre a sei mesi. "Le risorse stanziate dalla Giunta regionale, circa 350 mila euro, sono da ritenersi del tutto insufficienti per poter garantire un rinnovo, seppur integrativo, di un contratto nazionale anch'esso non applicato dal 2010 - denuncia Francesco Piras della Cisl - Questa situazione di blocco ha causato una sensibile perdita del potere d'acquisto dei salari degli operatori dell'Ente Foreste che percepiscono retribuzioni in media sui mille euro". Al termine del presidio confronto con i capigruppo.

PRECARI TURISMO CONTRO TAGLIO INDENNITA' DISOCCUPAZIONE - Lavoratori stagionali del settore del turismo e servizi legati alla ricettività in piazza a Cagliari per protestare contro la Naspi, il nuovo ammortizzatore sociale che ha sostituito l'Aspi e che riconosce il diritto all'indennità di disoccupazione. Davanti alla sede del Consiglio regionale, si è radunata una piccola folla in rappresentanza dei 40 mila operatori isolani per chiedere alla politica di interloquire con il Governo affinché venga rivista l'impostazione della Naspi.

"Chiediamo che l'indennità non venga dimezzata ma che sia mantenuta nella forma attuata finora - spiega Battistina Pau - vogliamo poter lavorare magari con lavori socialmente utili perchè non vogliamo percepire l'indennità completa senza prestare la nostra opera nei mesi in cui non abbiamo contratto, cioè quelli invernali. La Regione - suggerisce il Pau - può mettere in campo anche alcune soluzioni, come la possibilità reale di allungare la stagione".

OPERATORI SPETTACOLO IN RIVOLTA, RISORSE INSUFFICIENTI - Una bara con la scritta "fu comparto spettacolo" e una cartina della Sardegna tempestata di croci per puntare l'attenzione sulle "esigue risorse" per le compagnie teatrali, di danza e di musica. Si sono presentati così, davanti al Consiglio regionale, i lavoratori dello spettacolo, una rappresentanza dei circa 2.000 operatori che lavorano nei circa 100 organismi finanziati dalla Regione.

"Da alcuni anni, con la delibera dell'allora assessore della Pubblica Istruzione Sergio Milia, sono stati tagliati del 60% i fondi alle compagnie e alle piccole e medie imprese - attaccano i protagonisti della protesta - quel documento va rivisto e vanno rivisti soprattutto i criteri di ripartizione delle risorse che noi utilizziamo anche per le attività di formazione e laboratori nei vari Comuni dell'Isola. Anche le risorse previste nella Finanziaria 2016 - sottolineano - non sono sufficienti per il comparto: a disposizione ci sono 500 mila euro e ne servirebbero almeno il doppio".

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