Sardegna

Meridiana: in piano 900 esuberi per accordo Qatar

Verso creazione newco, al fondo sovrano il 49%

Redazione Ansa

(di Enrica Piova)

(ANSA) - ROMA, 18 FEB - Novecento esuberi per mettere le ali alla nuova Meridiana. Parte da questi numeri la possibilità di arrivare ad un accordo con Qatar Airways, che è pronta ad iniettare capitali freschi per far ripartire la compagnia sarda. E sarà su quei numeri che nei prossimi giorni azienda e sindacati dovranno raggiungere un accordo: esuberi e nuovo contratto sono infatti le due condizioni poste dalla compagnia araba per andare avanti. E se i sindacati esprimono preoccupazione, l'azienda sarda punta a fare in fretta, con l'obiettivo di un accordo entro marzo. Il Piano industriale messo a punto da Meridiana per arrivare ad un accordo con Qatar Airways, con cui al momento c'è solo un memorandum of understanding non vincolante, è stato illustrato nel corso dell'incontro oggi al Ministero dello sviluppo con azienda, sindacati, Regione Sardegna e Ministeri dei Trasporti e del Lavoro. Il piano, ha spiegato il presidente della compagnia sarda Marco Rigotti, è sviluppato nell'arco di 3 anni e ha come architrave l'ingresso della compagnia di Doha in Meridiana: verrebbe creata una newco, cui Alisarda conferirebbe gli asset di Meridiana Fly (con le controllate Meridiana Maintenance e Air Italy) e in cui Qatar Airways entrerebbe con un aumento di capitale in denaro (si parla di un'iniezione di risorse di 50-100 milioni) per acquisire il 49% (il controllo resterebbe al fondo dell'Aga Kahn, Akfed). Ci sono però due condizioni per arrivare ad un accordo preliminare con gli arabi: accettare 900 esuberi strutturali (i margini per ridurli sarebbero subordinati alla partnership e gli strumenti sono part time verticale, mobilità volontaria e assunzioni da Qatar per potenziare il cargo) e un nuovo contratto di lavoro. Richieste su cui ora va trovata un'intesa con i sindacati. E va trovata in fretta. L'obiettivo è arrivare all'accordo con i sindacati entro marzo, ha spiega Rigotti, sottolineando come si tratti di una "grande opportunità, che dà prospettive di solidità che oggi non ci sono": e comunque, ha avvertito, "alternative non ce ne sono". I sindacati promuovono la scelta industriale, ma mettono le mani avanti sugli esuberi. "Inizia una trattativa difficilissima", avverte Nino Cortorillo della Filt Cgil, che è disponibile da subito a discutere del contratto ma giudica "insostenibili gli esuberi previsti", circa il 50% della forza lavoro (2.100 persone). La Uiltrasporti esprime "grande preoccupazione": "Bisogna fare con calma", avverte Claudio Tarlazzi, chiedendo al Governo di non disimpegnarsi nel confronto sugli esuberi. E' invece ottimista il ministro Federica Guidi: "ci sono aspetti difficili ma credo ci siano buone opportunità per trovare una conclusione", ha detto Guidi, che il 29 febbraio si recherà a Doha e intende arrivare a quell'appuntamento con un lavoro non chiuso ma almeno avanzato. Per questo azienda e sindacati torneranno a confrontarsi al Mise già martedì.

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