Sardegna

Abusi C.Smeralda: no nuovi sigilli hotel

Riesame revoca provvedimento. Vittoria per la Starwood

Redazione Ansa

(ANSA) - TEMPIO PAUSANIA, 16 FEB - Il Collegio del tribunale del Riesame di Tempio Pausania ha revocato il provvedimento di sequestro degli alberghi a 5 stelle della Costa Smeralda gestiti dalla Starwood, Romazzino, Cervo e Pitrizza, al centro di un'inchiesta per presunti abusi edilizi.
    Dopo l'annullamento del dissequestro da parte della Cassazione, la palla era tornata ai giudici del Riesame che oggi hanno respinto la nuova richiesta di sequestro preventivo di alcune parti degli alberghi avanzata dal gip Marco Contu su sollecitazione del pm. Tra il 2014 e il 2015 erano scattati i sigilli su 37 immobili negli hotel Romazzino, Cervo e Pitrizza: secondo la Procura, in queste tre strutture sarebbero stati eseguiti lavori di riqualificazione e ampliamento grazie ad una autorizzazione del Piano casa, nonostante però sulle opere gravassero abusi preesistenti. Oggi il Riesame ha accolto le richieste della Starwood che ora potrà programmare regolarmente la stagione estiva 2016.

RIESAME, CONCESSIONI ERANO LEGITTIME - Le concessioni edilizie rilasciate alla Sardegna Resorts, proprietaria degli hotel a 5 stelle della Costa Smeralda gestiti dalla Starwood e finiti al centro di un'inchiesta su presunti abusi edilizi, erano legittime. Lo ha stabilito il Tribunale del Riesame di Tempio Pausania, presieduto dal giudice Alessandro di Giacomo, che oggi ha disposto la revoca del decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip il 19 febbraio 2015.

"Vi è grande soddisfazione - commenta Antonella Cuccureddu, legale della Sardegna Resorts - i giudici hanno sempre riconosciuto l'insussistenza delle accuse mosse dalla Procura di Tempio Pausania: per tre volte il Tribunale del Riesame e la Corte di Cassazione, hanno riconosciuto la legittimità delle opere realizzate negli hotel della Costa Smeralda".
Nell'ordinanza depositata nel pomeriggio il collegio del Riesame chiarisce come "la presenza di abusi non sanati è irrilevante ai fini dell'applicazione della legge purchè le volumetrie abusive non siano conteggiate al fine di incrementare la misura dell'ampliamento concesso".

"L'onere di accertamento", spiegano i giudici, "incombeva sul pm", tuttavia "mai si è proceduto alla verifica della congruenza" tra le concessioni rilasciate e quelle preesistenti. E' stata, invece, la difesa della Sardegna Resorts ad "accertare la legittimità delle concessioni attraverso una perizia giurata".

Quanto alle accuse di abuso d'ufficio e corruzione legate al rilascio delle concessioni edilizie e contestate dalla Procura all'amministratore delegato di Sardegna Resorts Mariano Pasqualone, al suo predecessore Aleksandra Dubrova, all'ex capo dell'ufficio urbanistico del Comune di Arzachena Antonello Matiz, al suo successore Libero Meloni e all'ingegnere cagliaritano Tonino Fadda, l'avvocato Currureddu mostra sicurezza. "Si è certi - afferma - di poter provare l'assoluta infondatezza delle ulteriori contestazioni basate sull'errato presupposto dell'illegittimità delle concessioni edilizie, con l'auspicio che al più presto la vicenda giudiziaria si concluda, consentendo la programmazione e lo sviluppo dell'importante attività turistica e ancor più alle persone ingiustamente coinvolte di recuperare la serenità".

A fine gennaio, mentre sia era in attesa del parere del tribunale del Riesame, era stato Franco Mulas, area manager della Starwood, ad annunciare che "in caso di un nuovo sequestro sarebbe stato impossibile aprire gli alberghi e dare corso alle oltre 900 assunzioni stagionali".  
   

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