Sardegna

Olbia ha una nuova chiesa, S.Michele

Edificio di 700 metri quadrati costruito in periferia a Tannaule

Redazione Ansa

(ANSA) - OLBIA, 14 FEB - Con una festa di popolo è stata aperta al culto la nuova chiesa di San Michele Arcangelo che sorge a Tannaule, alla periferia di Olbia, vicino all'ospedale Giovanni Paolo II. Nella prima domenica di quaresima la diocesi di Tempio Ampurias ha voluto benedire quello che il vescovo, mons. Sebastiano Sanguinetti, ha definito "un segno di speranza per una giovane comunità che avrà in questa casa del Signore un luogo stabile in cui condividere la gioia dell'incontro". L'edificio, 700 metri quadrati e 10 metri di altezza, in grado di accogliere oltre 350 fedeli seduti, si inserisce all'interno di un complesso più ampio di 2.500 metri quadrati; per costruirla sono stati spesi circa due milioni e mezzo di euro, provenienti al 75% dall'8 per mille della Cei, mentre il resto è stato finanziato dalla parrocchia (400mila euro) e la diocesi di Tempio Ampurias (600mila). Alla festa anche le aurità: il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, i primi cittadini dei Comuni del territorio, consiglieri regionali, responsabili militari e forze dell'ordine. Numerosi i fedeli, circa un migliaio, che hanno affollato la chiesa, occupando anche le aree esterne della struttura. "Al mio arrivo dieci anni fa - ha detto il vescovo Sanguinetti, durante l'omelia - mi sono ritrovato in una città cresciuta in modo strepitoso che lottava con grosse lacune e incompiute, anche da un punto di vista religioso. Una città, con 70-80mila abitanti, di cui appena 4000 frequentavano le messe della domenica, celebrate da sette sacerdoti. Da qui è nato il progetto pastorale 'Città di Olbia', per rispondere all'esigenza di evangelizzazione di questa comunità. Ora ci sono 15 sacerdoti, e altre tre in arrivo, e otto diaconi". La chiesa, la prima delle cinque volute dalla Diocesi di Tempio Ampurias che andranno ad aggiungersi alle quattro esistenti, è stata progettata dalla studio Archiogroup degli architetti Enzo Satta e Fabrizio Vinditti. Verrà arricchita di una canonica, l'oratorio, impianti sportivi e ricreativi, e un centro per l'assistenza ai bisognosi. "Da questa periferia della città partiamo per costruire una comunità in cui i nostri fedeli si trovino a casa", ha aggiunto don Theron Casula, parroco della chiesa di Sant'Antonio e di San Michele Arcangelo.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it