Sardegna

Mirto nei terreni confiscati alla mafia

Progetto rilancio di Su Piroi, immigrati protagonisti

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 28 GEN - Sviluppo rurale, artigianato, innovazione e solidarietà. Sono i quattro punti chiave delle "Trame del mondo", progetto di integrazione promosso dall'associazione La Strada di Cagliari, insieme all'Eccom (Centro europeo per l'organizzazione e il management culturale) e alle associazioni Amico del Senegal Batti Cinque di Sassari e Thiossane di Quartu Sant'Elena.

Tra i pilastri dell'iniziativa il recupero strutturale e funzionale del bene confiscato di Su Piroi, a Gergei, affidato dal 2004 all'associazione La Strada: saranno avviate attività legate all'agricoltura e alla ricettività turistica. Le produzioni? Mirto, sughero e fichi d'India. Tutto sarà poi immesso nella rete distributiva di Libera Terra, creata dall'associazione Libera di don Ciotti con l'obiettivo di valorizzare i prodotti coltivati nelle terre confiscate alle mafie.

La comunità di Gergei sarà coinvolta nel rilancio della struttura, che da tempo ospita iniziative legate alla solidarietà e all'educazione alla legalità e che sarà anche il centro di nuovi percorsi di valorizzazione paesaggistica. I prodotti agricoli saranno venduti con una particolare attenzione al packaging, frutto della creatività che verrà stimolata in una serie di laboratori che saranno tenuti all'Exma di Cagliari e che troverà sbocco in un accordo di collaborazione con gli artigiani di Mogoro.

Le comunità senegalesi di Cagliari e Sassari avranno un ruolo attivo in questo processo. Oltre che destinati al circuito di Libera Terra, i prodotti saranno venduti anche attraverso una piattaforma di e-commerce, mentre un progetto di comunicazione e di storytelling aggiungerà valore ai prodotti rendendo protagonisti tutti coloro che saranno coinvolti nel progetto. "Le Trame del mondo' - ha spiegato il presidente dell'associazione La Strada, Giampiero Farru - punta a generare un cambiamento reale nelle comunità che saranno coinvolte".
   

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