Sardegna

Strage Gallura: pm,ergastolo per Frigeri

E' accusato del triplice omicidio a Tempio nel maggio 2014

Redazione Ansa

di Antonella Manca

(ANSA) - TEMPIO PAUSANIA, 25 GEN - Angelo Frigeri, l'antennista di 35 anni di Tempio Pausania, unico imputato nel processo per il triplice omicidio del 17 maggio 2014, rischia il carcere a vita. Questa mattina il pubblico ministero Angelo Beccu ha chiesto al Gup, Vincenzo Cristiano, la pena dell'ergastolo. La Procura non ha dubbi: l'uomo è il solo autore della strage compiuta due anni fa nell'abitazione di via Villa Bruna, nel centro di Tempio, dove vennero uccisi Giovanni Azzena, la moglie Giulia Zanzani e il figlio Pietro, di 12 anni, che quel giorno non doveva nemmeno essere a casa.

Alla base dell'impianto accusatorio una mole corposa di prove che indicherebbero Frigeri come unico responsabile di un fatto di sangue senza movente, scaturito all'improvviso, all'apice di un'accesa discussione con Giulia Zanzani, forse legata a questioni economiche e alla restituzione di un auto, poi proseguita con il marito Giovanni Azzena e, infine, culminata con l'uccisione del piccolo Pietro, rientrato a casa da scuola e ignaro che i genitori fossero stati ammazzati da quello che doveva essere un amico di famiglia.

Il rito abbreviato davanti ai Gup è stato condizionato allo svolgimento di una perizia neuropsichiatrica sull'imputato, che ha stabilito come Frigeri al momento del triplice omicidio fosse senza dubbio capace di intendere e volere. Questa mattina il pm Beccu, a conclusione di una requisitoria durata oltre due ore, ha chiesto per l'imputato, che all'ultimo ha rinunciato a comparire in aula, la pena dell'ergastolo, senza isolamento diurno, unico "sconto di pena" concesso in virtù del rito abbreviato scelto per il processo.

I parenti delle vittime, i nonni del bambino e i fratelli dei coniugi (alcuni oggi in aula), si sono costituiti parte civile chiedendo una provvisionale che supera in totale i 700 mila euro, 120.000 euro per ciascuno di loro. Quella di omicidio aggravato non è l'unica accusa che pende su Frigeri, il quale deve rispondere anche di calunnia aggravata, per aver indicato una persona come responsabile della strage poi risultata del tutto estranea ai fatti, e di furto della carta di credito di una delle vittima, utilizzata in un ristorante in compagnia di un'amica diverse ore dopo il delitto. Il 15 febbraio si torna davanti al Gup: la parola passerà alla difesa.
   

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