Sardegna

Sanità: piano di rientro con risparmi per oltre 328 milioni

Rete ospedaliera, farmaci e governo sistema tra principali nodi

Sanità: l'ospedale Marino di Cagliari

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 17 DIC - Non solo aumento dell'Irpef, che porterà nelle casse regionali 210 milioni di euro. Con il piano di rientro del disavanzo sanitario stimato in circa 400 milioni per il 2015, la Giunta Pigliaru punta a risparmiare 328.103.000 euro in tre anni con 22 azioni dal 2016 al 2018 nell'ambito di 10 aree tematiche omogenee.
    I risparmi più rilevanti - e quindi anche i tagli più importanti - si avranno nel 2018 con 138,8 milioni, mentre nel 2017 si punta a recuperare 126,7 mln e nel 2016 62,6 mln.
    I principali interventi riguardano le azioni previste dal riordino della rete ospedaliera regionale (114 milioni), la revisione delle "regole di sistema" per il governo del sistema sanitario regionale (182,2 mln), inclusa la ridefinizione dei rapporti con gli erogatori privati accreditati (4 mln) e la gestione degli interventi in materia di sanità pubblica (31,8 mln) e di miglioramento dell'appropriatezza delle prestazioni e dell'uso dei farmaci (112,8 mln).
    Nel dettaglio il piano prevede alcune misure particolari quali l'attivazione del fascicolo sanitario elettronico e della cartella clinica ospedaliera informatizzata, la revisione di alcune tariffe specialistiche mettendo anche un tetto al 50% della dialisi ad alto costo, riorganizzando il servizio di radiologia e rimodulando gli investimenti sulla strumentazione per le case della salute.
    Riguardo alla rete ospedaliera la Regione punta al taglio di 64 strutture complesse, alla disattivazione di quattro punti nascita pubblici e alla dismissione di alcune strutture ospedaliere non riconvertibili, mentre sul fronte dell'emergenza-urgenza, ci sarà la nascita dell'Areus (agenzia regionale emergenza-urgenza), l'istituzione dell'elisoccorso in due basi e di auto veloci con medici a bordo. Via libera anche alla riorganizzazione delle Asl, con la riduzione del numero delle aziende sanitarie, la centrale unica degli acquisti (risparmi stimati all'8% pari a 48 milioni raggiungibili in 5 anni).
    Nel piano di rientro si parla anche dell'ipotesi di introdurre i ticket per farmaci per diminuire il numero di confezioni pro capite prescritte (per far rientrare la Sardegna nella media nazionale), dell'introduzione di due hub del farmaco a Cagliari e Sassari, e del monitoraggio e controllo dei ricoveri. (ANSA).
   

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