Sardegna

Eurallumina: corteo per Sì al riavvio

Nel pomeriggio presentato a Portovesme il Piano di rilancio

Redazione Ansa

(ANSA) - CARBONIA, 26 NOV - Corteo di lavoratori e centinaia di persone a Carbonia per dire Sì al rilancio dello stabilimento Eurallumina. In tanti hanno voluto partecipare nella sede del Consorzio industriale alla presentazione del progetto industriale Eurallumina-Euralenergy. Convinti che i nuovi investimenti possano rispettare insieme l'esigenza del ritorno al lavoro e l'ambiente. "In tanti stanno sposando questo progetto - spiega Antonello Pirotto, Rsu Eurallumina - dal mondo del commercio, alle istituzioni, passando per i sindacati. Tutti stanno dando parere favorevole. E siamo convinti che si tratti di un progetto sostenibile anche per l'ambiente. Siamo noi lavoratori i primi a pretenderlo". I lavoratori avevano marciato poco prima con striscioni e caschetti dalla sede dello stabilimento a quella del Consorzio a Portovesme. Ribaditi i numeri del capitolo occupazione: il maxi piano di rilancio prevede 270 lavoratori degli appalti per la realizzazione delle opere per 36 mesi (150 resteranno poi per le manutenzioni ordinarie), 357 dipendenti diretti con circa 80 assunzioni. Poi gli addetti alle mense, i trasporti, servizi, fornitori: circa mille unità - spiegano i rappresentanti - che con il minimo del moltiplicatore economico diventano 3.000. L'investimento ammonta a circa 190 milioni di euro. L'iter per le autorizzazioni è in corso. E proprio questa mattina, davanti all'assessorato regionale dell'Ambiente, si è tenuto un sit-in: in campo in quest'occasione l'associazione Consumatori Sardegna (Assotziu Consumadoris Sardigna), firmataria delle osservazioni presentate al Savi, Servizio di sostenibilità ambientale e valutazione impatti. Questa volta, dubbi e richieste di garanzie. "Il riavvio di Eurallumina è un fatto importante che deve avvenire nel più breve tempo possibile - hanno sottolineato - ma anche alle migliori condizioni per il territorio, quindi con un Piano industriale serio, credibile e garantito, attraverso un processo corretto, trasparente e condiviso, senza generare ulteriori criticità ad un territorio già pesantemente provato".

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