Sardegna

ANSA/ Competenze e diagnosi inadeguate "mali" della sanità sarda

Cittadinanzattiva,in 35 anni attività raccolte proteste pazienti

Redazione Ansa

di Stefano Ambu

(ANSA) - CAGLIARI, 29 SET - La sanità sarda secondo i pazienti soffre soprattutto di "malpractice", termine inglese che comprende anche competenze o diagnosi considerate inadeguate. Spesso legate a incomprensioni fra chi dà le cure e chi le riceve. Nell'Isola è la maggior causa di lamentele degli utenti del servizio sanitario. Nella tabella 2014 di Cittadinanzattiva (i dati si riferiscono all'anno precedente) la "presunta malpractice" è al primo posto con il 30% delle proteste.
    Il capoluogo rappresenta l'unica tappa in Sardegna del "Tour dei Diritti. Sono malato anch'io. La mia salute è un bene di tutti", con cui il Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva festeggia i 35 anni dalla sua fondazione. Al via le iniziative con l'allestimento di una postazione, un punto informativo nel largo Carlo Felice per distribuire materiale, gadget e presentare una mostra fotografica sui 14 diritti sanciti dalla Carta Europea dei Diritti del Malato.
    Al secondo posto (19,6%) i sardi si lamentano dell'assistenza territoriale. "Ancora al di sotto delle aspettative - spiega Francesca Moccia, vicesegretario nazionale e responsabile regionale di Cittadinanzattiva - perché il servizio viene considerato troppo 'ospedalocentrico'. Occorrono più strutture nel territorio e più case della salute per evitare anche l'intasamento degli ospedali, in particolare dei Pronto soccorso". In terza posizione i problemi che riguardano invalidità e handicap. Al quarto posto l'accesso alle prestazioni con il 6,4% di segnalazioni.
    Un fattore che sta molto a cuore a Cittadinanzattiva è quello dell'umanizzazione, al settimo posto con il 5,3% delle lamentele. "Non riguarda solo la gentilezza nei confronti dei pazienti - sottolinea Moccia - Ma tutta una serie di fattori che concernono le relazioni con gli utenti e l'organizzazione.
    Compresi il comfort e la trasparenza. Cittadinanzattiva punta sempre più a un ospedale aperto, a partire dalla possibilità di consentire ai familiari diversi orari di visita".
    Oggi una delegazione dell'associazione ha visitato il Brotzu: "Siamo stati piacevolmente colpiti dalle buone pratiche in ginecologia e ostetricia - riassume la dirigente dell'associazione - abbiamo riscontrato però delle carenze numeriche nel personale. E alcune aree della struttura, non nuova, andrebbero riviste. Da un colloquio con i vertici abbiamo avuto rassicurazioni sull'imminente potenziamento del Pronto soccorso pediatrico". (ANSA).
   

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