Sardegna

Export imprese sarde, disponibili 16mln

Assessore Piras, Piano triennale per internazionalizzazione

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 2 SET - Portare le imprese sarde ad esportare e ad aggregarsi per avere maggiori chance di crescere nel mercato, puntando a innalzare la quota di esportazioni non oil, oggi ferma a 856 milioni rispetto a quella oil (legata ai prodotti petroliferi) che si attesta sui 4,6 miliardi di euro. E' l'obiettivo dell'assessorato regionale dell'Industria che ha predisposto un Piano triennale sperimentale per l'internazionalizzazione, dal 2015 al 2018, mettendo a disposizione 16 milioni di euro, dei quali 12 per gli aiuti alle medie e piccole imprese, sia in conto capitale che sotto forma di voucher. Gli interventi sono stati presentati dall'assessore Maria Grazia Piras. La Regione ha già indicato le filiere prioritarie per le azioni da mettere in campo. Prima di tutte l'agroalimentare. Oggi (dati 2014) il settore esporta 1% di prodotti agricoli e il 21% di prodotti alimentari, bevande e tabacco per un valore complessivo di oltre 7,9 milioni di euro nella bilancia commerciale, a fronte di importazioni pari a 165 mln di euro con un saldo negativo di 155 milioni. A trainare l'export sono ancora le sostanze e i prodotti chimici (212 mln), i metalli di base (178 mln) e i prodotti derivati dall'estrazione di minerali da cave e miniere (70 mln), mentre è evidente il crollo delle esportazioni nel settore manifatturiero. Fra le linee di intervento ci sono i contributi per la realizzazione di piani aziendali, per la formazione di export manager e per i piani ad hoc, nonché il miglioramento per l'accesso al credito. Nel 2015 si parte con azioni di assistenza alle imprese, mentre i bandi per l'internazionalizzazione verranno pubblicati nel 2016. "Esportare vuol dire anche attrarre investimenti: andiamo fuori per farci conoscere e ci aspettiamo un ritorno economico - ha spiegato l'assessore -. C'è molto lavoro da fare e molto dipenderà dalla risposta delle imprese. Stiamo dando al sistema economico regionale una chiara idea di quello che la Regione vuole fare sull'export con una visione di sistema e senza la atavica frammentazione". (ANSA).

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