Sardegna

Edilizia:Confartigianato,calano occupati

Rispetto al 2008 perdita secca del 42% di lavoratori

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 31 LUG - Edilizia sempre in crisi. Gli occupati sono passati da 63.005 del 2008 ai 36.521 del primo trimestre di quest'anno, con una perdita secca di 26.484 unità (-42%), contro una media nazionale del -24,1%. Lo dicono gli ultimi dati presentati da Confartigianato imprese Sardegna. L'Isola è tra le prime quattro regioni nelle quali, percentualmente, si è registrato il calo maggiore: peggiori solo i risultati di Calabria (-55,3%), Sicilia (-48,2%) e Molise (-46,5).

Tra il totale delle imprese impegnate nelle costruzioni (artigiane e non), alla fine del IV trimestre 2014 se ne registravano 18.911 di cui 11.235 artigiane (il 59,4%); quest'ultimo comparto ha registrato un decremento annuale (2014 su 2013) di 496 unità (-4,2% contro il -3,3% nazionale). A livello provinciale, alla fine del 2014, Sassari era la provincia in cui si registrava il maggior numero di imprese edili (7.503 di cui il 56,5% artigiane, ovvero 4.242). Al secondo posto Cagliari con 6.892, di cui 3.611 artigiane (52,4%). Terzo posto per Nuoro con 3.137 imprese (di cui 2.314 artigiane ovvero il 73,8%). Infine Oristano con 1.379 imprese edili di cui 1.068 artigiane (77,4%).

Per intervenire sui problemi che attanagliano il comparto oggi a Cagliari l'assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, ha presentato il "Progetto ICO" per l'edilizia. A margine dell'incontro, il presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna, Luciano Murgia, ha così commentato l'iniziativa: "Ben vengano i progetti incentrati sul rilancio del settore edile e questa è un'importante iniziativa che dimostra un'adeguata attenzione al comparto. Tuttavia - ha sottolineato il dirigente di categoria - operazioni di tal genere, che mirano alla riqualificazione e al reinserimento dei lavoratori in edilizia, possono funzionare se inquadrate in un sistema più generale nel quale l'amministrazione pubblica attua in maniera celere tutti i programmi di opere pubbliche dei quali si sta parlando nell'ultimo periodo e, inoltre, acceleri la spesa per azzerare i debiti nei confronti delle imprese". Confartigianato indica la strada. "Per far funzionare questo progetto - ha spiegato Murgia - occorre che ci siano le condizioni perché le imprese abbiamo nuovi spazi di mercato. Se manca il lavoro per le imprese è inutile avere addetti riqualificati". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it