Sardegna

Abusi sessuali:prete indagato a Cagliari

Perquisizioni in parrocchia e casa parroco Gesico

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 18 LUG - Dopo l'arresto di don Pascal Manca si allarga a Cagliari l'inchiesta della Procura della Repubblica su presunti casi di abusi sessuali su minori perpetrati da religiosi. Ieri i carabinieri hanno eseguito un'ordine di perquisizione nell'abitazione e nella parrocchia di Gesico portando via pc e telefonini del sacerdote, don Luca Pretta, parroco della chiesa di Santa Giusta, che il pm Liliana Ledda accusa di avrebbe commesso atti sessuali su un piccolo frequentatore della casa del Signore. Esiste il sospetto che il materiale sequestrato, che presto verrà esaminato, ci possano essere immagini compromettenti. Due mesi e mezzo fa don Pascal Manca, parroco di Villamar, era finito nel carcere di Uta perché secondo l'accusa avrebbe abusato sessualmente di un minorenne quando era guidava la parrocchia di Mandas. Il sacerdote è sospettato di aver abusato dei ragazzini dopo averli drogati con psicofarmaci mescolati a succi di frutta e bibite. Saranno esaminati nei prossimi giorni i computer sequestrati a don Pretta Il materiale informatico dovrà essere esaminato dal consulente nominato dal sostituto procuratore Liliana Ledda, la stessa che ha il fascicolo aperto nei confronti di un altro sacerdote, don Pascal Manca, finito agli arresti per una brutta vicenda di presunti abusi su minori. Le due inchieste, in ogni modo, non sarebbero collegate. Sacerdote molto noto nell'isola, il titolare della parrocchia di Santa Giusta a Gesico in questi anni è salito spesso agli onori della cronaca. L'ultima volta lo scorso anno per una crociata contro le minigonne. Una domenica d'ottobre aveva affisso un cartello con indicazioni ferree per i fedeli, indicando con un disegno l'altezza della gonna consentita per l'ingresso in chiesa. In precedenza, il parroco di Gesico era stato protagonista di una polemica tutta paesana per lo spostamento della celebrazione della secolare festa dedicata al vescovo e martire Sant'Amatore. C'era poi stata, anni fa, una polemica legata ad una presunta vendita - poi smentita - delle reliquie di Sant'Amatore. Una vicenda che fece scalpore per qualche giorno a Gesico, ma che si chiuse rapidamente con un nulla di fatto perché lo stesso sacerdote non aveva alcuna intenzione di mettere in vendita le reliquie. La vicenda di queste ore, invece, è più delicata, anche se ancora coperta dal più stretto segreto d'indagine. Gli investigatori della Procura starebbero lavorando da tempo e la recente perquisizione sarebbe solo il primo atto visibile di un'inchiesta riservatissima che dura ormai da mesi. (ANSA).

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