Sardegna

Tassa soggiorno, via libera Comune Olbia

Voto favorevole nella notte, nuova imposta dal 2016

Redazione Ansa

(ANSA) - OLBIA, 9 LUG - Con 17 voti favorevoli, un astenuto nelle file della maggioranza e i voti contrari dell'opposizione, il Consiglio comunale di Olbia ha approvato, poco prima di mezzanotte, l'imposta di soggiorno che verrà applicata dal 2016. La nuova tassa, di cui ancora non è stata stabilita l'entità, e che inizialmente doveva esser applicata dal 10 luglio, verrà applicata a tutte le strutture ricettive. Non saranno tenuti a richiederla solo gli alberghi, come inizialmente si ipotizzava: secondo il regolamento approvato ieri dal Consiglio comunale, infatti, l'imposta dovrà essere riscossa dai turisti che pernotteranno anche in campeggi, villaggi, case vacanze, residence e anche agriturismo. Si parla inoltre di una quota ridotta, pari al 50%, per i periodi di bassa stagione. L'amministrazione comunale guidata da Gianni Giovannelli ha inoltre individuato delle "classi" esenti dalla tassazione: saranno graziati dal pagamento dell'imposta gli studenti universitari con meno di 26 anni di età, i giovani del progetto Erasmus, e le persone con età superiore a 65 anni. Ieri gli albergatori, numerosi, hanno seguito in aula l'approvazione del regolamento.

FI ALL'ATTACCO, ALBERGATORI SCETTICI. Dopo l'approvazione del regolamento sulla tassa di soggiorno il vento della polemica non sembra placarsi: da una parte i consiglieri di Fi in Consiglio che accusano la maggioranza di aver posto in essere un "blitz estivo", dall'altra si schierano gli albergatori che si dicono pronti a "fare la loro parte" ma chiedono interventi strutturali che interessino tutto il territorio, e non "a macchia di leopardo". "La Regione Sardegna boccia su tutti i fronti il lavoro scoordinato della maggioranza che governa la città", afferma il consigliere di Fi, Marco Piro. "La Giunta targata Pd ha dimostrato ancora una volta la propria incapacità a gestire il bilancio comunale e la propria inadeguatezza politica nel confronto con i Comuni vicini e con la Regione. La tassa genera confusione nei turisti i quali si trovano disorientati di fronte a imposizioni diverse (ciascun comune regola diversamente la materia) e accogliamo con piacere la proposta della Regione che pensa ad un contributo di soggiorno unico per tutto il territorio regionale, che consenta di superare le criticità della tassa di soggiorno. In questo modo gli hotel olbiesi perderanno in competitività sui prezzi, in quanto nei comuni limitrofi la tassa non viene applicata".

"Il provvedimento approvato ieri notte danneggia economicamente il comparto turistico, ed il Comune chiede agli albergatori di trasformarsi in esattori della tassa", concludono i consiglieri comunali dell'opposizione. Più pacata la posizione degli albergatori: "Il consiglio non era contento, la maggioranza non era contenta, la minoranza non era contenta, figuriamoci se possiamo esserlo noi", spiega all'ANSA Ramona Cherchi, vice presidente di Federalberghi Gallura. "Prendiamo atto che lo Stato e la Regione tagliano fondi e aumentano i prelievi al Comune virtuoso di Olbia. Pertanto, chiedendo nuovi sacrifici ai cittadini, anche gli albergatori debbono fare la loro parte. Davanti all'applicazione immediata, senza se e senza ma, abbiamo ottenuto di rimandarla al prossimo anno. La soluzione finale è che la tassa venga applicata a tutti i territori e non in maniera disordinata, a macchia di leopardo. I proventi dovranno essere tassativamente reinvestiti nel turismo. Ci sarà quindi un monitoraggio delle spese". (ANSA).

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