Sardegna

Province: presidio sindacati in Regione

'Primo problema i precari, servono subito 1,3 mln euro'

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 27 MAG - In quattrocento da tutta la Sardegna davanti al palazzo della Regione in viale Trento per chiedere un futuro, anche di lavoro, per le Province sarde. Una manifestazione, quella di questa pomeriggio a Cagliari, che si svolge in concomitanza con analoghe proteste in tutta Italia. Ma nell'isola i dubbi, in attesa della legge di riordino degli enti intermedi dopo il referendum del 2012, riguardano tutti: i cinquecento precari, i 300 lavoratori delle società in house e persino i 2000 dipendenti storici destinati alla mobilità ma ancora senza certezze sui nuovi incarichi. Problemi che, a cascata, si riflettono sui servizi erogati dalle province, dalle strade alla scuola. "Il primo problema - ha attaccato Nino Cois, Cgil - riguarda i precari in scadenza il prossimo 20 giugno. Servono subito 1,3 milioni di euro". All'appello, spiega l'assessore regionale agli Enti locali Cristiano Erriu, mancano dallo Stato circa 50 milioni di euro per le province. "Un problema nazionale - spiega il rappresentante della Giunta Pigliaru - tutte le Province sono in questa situazione. La Regione si sta interessando per organizzare percorsi di mobilità per i dipendenti". Ma i lavoratori chiedono risposte immediate: "La Regione - spiega Cois - deve assumersi le proprie responsabilità e trovare soluzioni. Anche riaprendo la vertenza entrate per trovare quei fondi che servono alle province per continuare a erogare servizi fondamentali". I sindacati - che saranno ricevuti questo pomeriggio anche dal presidente della Regione Francesco Pigliaru - hanno cinque domande da girare alla Giunta: riguardano la legge di riordino, il reperimento delle risorse per il trasferimento di funzioni e personale, i rapporti con le parti sociali, la valorizzazione di conoscenze e professionalità e l'assorbimento e la stabilizzazione del personale precario". (ANSA).

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