Sardegna

Ebola: Pili, da relazione Asl emerge gestione terzo mondo

Deputato pubblica su Fb stralci Sassari e firma interrogazione

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 21 MAG - "Gestione da terzo mondo, senza mezzi e con un'improvvisazione da far rabbrividire. Il caso ebola riserva fatti e responsabilità inaudite. La relazione in partenza dall'assessorato alla Sanità verso il ministero della Salute contiene elementi che in un qualsiasi stato di diritto porterebbero alla sollevazione immediata del responsabile di tali negligenze". Lo denuncia su Facebook il deputato di Unidos, Mauro Pili, pubblicando "stralci della relazione" che la Asl di Sassari ha inviato alla Regione e chiedendo le dimissioni di tutti i responsabili, assessore alla Sanità in testa.
    Secondo il parlamentare sardo, che commenta alcune parti della relazione poi riprese per la presentazione di un'interrogazione alla Camera, "non esisteva nessuna camera di isolamento attrezzata. Anzi in quelle ore viene fatto un sopralluogo ed emerge non solo che la stanza non era isolata ma l'intera area risultava totalmente abbandonata e per niente funzionante - denuncia - Non funzionavano le porte, gli ascensori portavano all'interno dell'area, non c'erano bagni efficienti e mancava l'acqua. Mancava tutto tanto che il 14 maggio viene dato mandato per l'acquisto di barelle attrezzate e tutte le attrezzature necessarie a partire dall'equipaggiamento del personale medico e paramedico".
    Il deputato prosegue evidenziando che "non esiste un'area di decontaminazione dei medici e nella relazione emerge lo scandalo delle lenzuola che vengono di tutta fretta impregnate di varechina per allestire l'area di decontaminazione dei medici".
    Inoltre "il sangue infetto è stato gestito nel sistema analitico interno, nessuna sanificazione di sicurezza ulteriore. I macchinari per le analisi vengono utilizzati per tutto il giorno per le urgenze e il personale senza alcuna protezione - denuncia ancora Pili - E' scritto nella relazione che l'operatore non usa guanti". Infine "le immagini che hanno fatto il giro del web vengono smentite dall'affermazione che tutto il personale fosse autorizzato. In realtà si facevano i selfie in abiti civili con la barella e il paziente che attraversava la hall".
    "Le ridicole argomentazioni dell'assessore regionale franano dinanzi ai fatti e ai documenti - sottolinea il parlamentare - Non solo non sono stati rispettati i protocolli ma dalla cronologia dei fatti emergono negligenze e responsabilità dirette della Regione sarda che ha più volte dichiarato che aveva messo a punto il sistema in modo impeccabile. Per quanto mi riguarda è un dovere divulgare questa relazione". (ANSA).
   

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