Sardegna

Spari contro ufficio sindaco di Arzana

"Sono amareggiato, non me lo aspettavo dopo 10 anni"

Redazione Ansa

(ANSA) - NUORO, 4 MAG - Nuovo atto intimidatorio contro un sindaco in Sardegna. Due colpi di arma da fuoco sono stati sparati contro la porta finestra dell'ufficio del primo cittadino di Arzana (Ogliastra), Marco Melis. L'ennesimo attentato contro un amministratore locale - la Sardegna è una delle regioni più colpite da questo fenomeno e di recente si era tenuto anche un vertice con il ministro dell'Interno Angelino Alfano - potrebbe essere avvenuto tra il primo maggio e la notte scorsa, in quanto il Municipio in questi giorni era chiuso, ma solo questa mattina, quando il sindaco è rientrato al lavoro, ci si è accorti degli spari. Melis ha dato subito l'allarme. Sul posto è in corso un primo sopralluogo dei carabinieri della Compagnia di Lanusei, guidati dal capitano Danilo Cimicata.

"SONO AMAREGGIATO, NON ME LO ASPETTAVO DOPO 10 ANNI". "Non mi dispiace tanto per me, perché alla fine un amministratore può mettere in conto anche questo, quanto per la comunità che merita di vivere un clima di serenità come quello che sta vivendo negli ultimi anni". E' il commento a caldo del sindaco di Arzana (Ogliastra), Marco Melis, sull'atto intimidatorio subito con due colpi di arma da fuoco esplosi contro la porta finestra del suo ufficio. Melis, maresciallo dell'Aeronautica, ha governato Arzana per due legislature ed in corsa con una lista civica per il terzo mandato. "In 10 anni di amministrazione del paese - ha proseguito - non ho mai avuto problemi. Mi rendo conto però che c'è sempre una prima volta, ma sono cose che fanno male. Stamattina quando sono rientrato in ufficio dopo il ponte del primo maggio ho spostato la tenda e mi sono accorto degli spari. Ero stato in ufficio l'ultimo volta giovedì scorsa ed era tutto tranquillo, probabilmente il fatto è avvenuto durante il ponte. Saranno i Carabinieri a cui ho dato l'allarme stamattina, a collocare il fatto nel tempo e, come mi auguro per la serenità della mia comunità, a trovare i responsabili". (ANSA).

Leggi l'articolo completo su ANSA.it