Sardegna

Cagliari sott'acqua, scoppia la polemica

Sindaco accusa Abbanoa, che replica: nessun guasto

Redazione Ansa

Bufera su Cagliari e Poetto allagato. E il Comune finisce nel mirino. Pronta una interrogazione dei Riformatori in Consiglio comunale. Ma il sindaco Massimo Zedda spiega su Facebook come sono andate le cose sul lungomare. La causa? "Il mancato funzionamento del sistema di pompe di Abbanoa - dice sul social il primo cittadino - Un grazie alla Protezione civile, alla Polizia municipale, ai Servizi sociali e al Servizio strade e reti del Comune. I lavori pubblici che vedete in città - spiega Zedda - servono anche per sostituire le condotte che, in molti casi, risalgono al 1920. Grazie anche ai cittadini per la loro pazienza". Ci saranno però delle code nell'assemblea civica. "Nonostante l'allerta meteo fosse nota da giorni - attacca il consigliere dei Riformatori Giorgio Angius - non sembra che sia stata adottata alcuna azione efficace da parte dell'amministrazione comunale, che per voce del sindaco ha scaricato la responsabilità dei disagi su Abbanoa per il malfunzionamento di alcuni impianti di sollevamento dell'area del Poetto. Dando anche per scontata la veridicità di questi fatti, non si può che criticare l'operato dell'amministrazione - ribadisce l'esponente dell'opposizione - che non si rende conto di come l'enormità di cantieri aperti in città sia un elemento capace di determinare il disordine più totale anche in presenza di una pioggia intensa, ma non certamente alluvionale, peraltro annunciata da giorni".

ABBANOA SI DIFENDE. "Non si è verificato alcun guasto al sistema di pompaggio della rete fognaria del Poetto". Lo precisa Abbanoa dopo essere stata tirata in ballo dal sindaco Zedda per gli allagamenti di oggi. "Tutti i sollevamenti hanno funzionato perfettamente - fa sapere il gestore - e le nostre squadre hanno operato senza sosta. Gli allagamenti sono stati causati dall'eccesso di acque piovane che impropriamente finiscono nelle reti fognarie dimensionate esclusivamente per il carico dei reflui civili e non per le acque meteoriche, per le quali - chiarisce Abbanoa - deve esisteste un sistema di smaltimento separato. E' su questo fronte che, in collaborazione col Comune, si sta lavorando per sostituire vecchie reti miste risalenti addirittura al 1920". (ANSA).

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