Sardegna

Scuola: Cisl, un erreore chiudere piccoli istituti

Scrima, razionalizzare risorse non signifa tagliare

Redazione Ansa

(ANSA) - OLBIA, 27 FEB -(ANSA) - Per la Cisl Scuola chiudere gli istituti più piccoli in Sardegna "è un errore". "La politica del dimensionamento deve essere intesa come razionalizzazione delle risorse, che consenta di lavorare nelle migliori condizioni possibili. La razionalizzazione non può essere confusa con la politica della dispersione delle risorse", ha chiarito il segretario nazionale di categoria, Francesco Scrima, intervenendo a un convegno a Olbia.

Sull'argomento la segretaria della Cisl Scuola Sardegna, Maria Giovanna Oggiano, ha chiesto alla Giunta regionale il mantenimento dei presidi esistenti anche nei piccoli insediamenti urbani, spiegando che "in questo modo si garantisce il diritto allo studio di tutti i sardi. L'esecutivo, invece, ha deciso di chiudere le piccole scuole in osservanza ai parametri richiesti dal Governo. È un errore: la Sardegna ha delle specificità differenti rispetto a quelle riscontrate nel resto dell'Italia e sono specificità oggettive. Mi riferisco, in particolare, all'inferiore densità di popolazione tra l'isola e il Continente: è ovvio che i parametri nazionali, se applicati in maniera acritica in Sardegna, generano danni pesanti".
La Oggiano ha stigmatizzato anche le "lamentele" del Comune di Olbia, che a più riprese ha detto che in futuro potrebbe non essere in grado di garantire il diritto allo studio per quanto riguarda le scuole elementari a causa della mancanza di spazi. "Ormai il Patto di Stabilità - ha detto - è diventato un alibi fortissimo della politica: il Comune deve scegliere, in fase di bilancio, quali spese devono essere sostenute in maniera inderogabile e quali, invece, sono superflue". In assenza di una legge regionale sul sistema scolastico regionale si è in presenza di "un vuoto legislativo che indebolisce la scuola sarda. Di conseguenza, non c'è una visione organica dell'argomento". .
In tema di finanziamenti alla scuola, Ignazio Ganga, della segreteria regionale Cisl, ha attaccato la Regione per aver deluso le aspettative connesse alle risorse da destinare alla scuola. "Per l'istruzione sono stati destinati appena 207 milioni di euro, cioè il 2 per cento della Finanziaria. Bisogna dirlo: non è una cifra che si discosta molto da quelle stanziate dalle giunte precedenti, ma è chiaro che le aspettative erano altre. E sono state disattese". (ANSA).
   

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