Sardegna

>ANSA-LA STORIA/ Anzelinu, il pastore che restaura gli ovili

Parte dall'Isola semi analfabeta e torna prof. "Ora sono felice"

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 26 FEB - Angelo Carta, 67 anni, dorgalese, per tutti Anzelinu, è l'uomo che restaura gli ovili. La sua storia non é solo una bella pagina di riscatto sociale. E' un atto d'amore per la bellezza della sua terra natale e per i tanti pastori costretti ad abbandonare quel lavoro per cercare una fonte economica più sicura. Dodici anni anni fa Anzelinu ha deciso, assieme ad altri volontari, di riportare in vita vecchi ovili, cuiles e pinnetos, arcaiche testimonianze della vita del Supramonte.
    Undicesimo di una famiglia di 15 figli, ha lasciato la Sardegna che era un pastorello semi analfabeta. A Roma si è adattato a svolgere i lavori più umili, poi è entrato come operaio alla Fiat di Torino e nel frattempo è nata in lui la passione per lo studio. Nel corso del tempo ha conquistato da studente-lavoratore la laurea e la cattedra di matematica e fisica nei licei. Angelo ha doti di fine narratore: è il 1981 quando Einaudi dà alle stampe 'Anzelinu', "documento eccezionale del Novecento italiano, miscela sapiente con storie di contadini e pastori, con gli emigrati che scoprono felici e sgomenti la realtà industriale", si legge nella quarta di copertina.
    "La selezione allora era rigorosissima, Angelo Carta aveva stoffa e aveva messo d'accordo i più autorevoli critici italiani, Italo Calvino, Primo Levi, Giulio Bollati, Carlo Bo, e lo stesso Giulio Einaudi col suo Consiglio di amministrazione.
    Io, sollecitato dalla Casa Editrice, lo avevo seguito passo passo nell'editing", disse all'ANSA Vincenzo Consolo, lo scrittore siciliano scomparso nel 2012, in occasione del XIX convegno dell'Associazione Internazionale dei Professori di Italiano (Aipi), all'Università di Cagliari. Ma il richiamo della sua terra e la bellezza di quei monti dove ha trascorso parte della giovinezza non lo hanno mai abbandonato e lo hanno riportato nell'Isola.
    Ci è tornato con un bagaglio di competenze e ha messo su famiglia. La moglie Lina e il figlio Gianmaria oggi gestiscono un piccolo negozio di abbigliamento, la figlia Maddalena si è laureata brillantemente in medicina e chirurgia. "Sono felice - confessa Anzelinu - e posso dedicarmi alla mia passione: assieme ai compagni del Comitato salvare dall'oblio e dal degrado queste architetture povere ma ricche di fascino e storia". (ANSA).
   

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