Sardegna

Cavallini Giara: Pili, vergognoso nascondere la strage

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 4 DIC - "E' semplicemente vergognoso che autorità locali e sanitarie tentino di nascondere quello che sta avvenendo nella Giara. Il tentativo maldestro di coprire interessi e responsabilità è di una gravità inaudita perché viene messo in campo da chi dovrebbe, invece, indignarsi e preoccuparsi di quanto sta avvenendo". Così il deputato di Unidos Mauro Pili replica agli amministratori locali e alla Asl che negano quanto denunciato e documentato con foto e video in questi giorni dal parlamentare sardo, cioè la strage di cavallini sull'altopiano fra Marmilla e Sarcidano.
    "Tutti sanno - attacca il parlamentare sardo - che sono decine i capi morti e la verità è che non essendoci nessun monitoraggio, nessun controllo è facile tentare di smentire la realtà. C'è qualcuno che in mezza giornata, ieri, ha battuto palmo a palmo la Giara? C'è qualcuno che tiene la contabilità dei cavallini e sa quanti ne nascono e quanti ne muoiono? Semplicemente affermazioni ridicole di chi sta tentando di nascondere tutto per non assumersi responsabilità e negare le proprie colpe. Se non avessi verificato personalmente, se non mi fossi accorto di un cavallino morto da qualche ora, massimo un giorno, non mi sarei mai reso conto della situazione di totale abbandono che da giorni mi veniva segnalata da liberi cittadini della zona".
    "Chiunque parla di ciclo della vita - sottolinea ancora Pili - è un incompetente e parla solo cercando giustificazioni banali rispetto ad un abbandono grave. Sfido chiunque a dimostrare che le immagini che ho pubblicato lanciando l'allarme non riguardano la giornata di martedì scorso e che le successive sono state pubblicate nelle scorse settimane dal sito on line 4 mori news che mi ha autorizzato a divulgarle. Non smetterò un attimo di denunciare questa situazione - promette il deputato di Unidos - soprattutto sino a quando non saranno messe in essere azioni corrette sul piano gestionale che prevengano questo disastro". (ANSA).
   

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