Sardegna

Cappellacci, son tornati i feudatari del paesaggio

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 10 OTT - "Pigliaru ripristina il vecchio Piano Paesaggistico: quello che vietava tutto ai comuni mortali, ma con lo strumento delle intese consentiva tutto a soggetti bene individuati; quello che conteneva migliaia di errori sulla effettiva posizione nelle carte dei beni da proteggere; quello che ha bloccato la pianificazione dei Comuni della Sardegna".
    Così l'ex presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, commenta la revoca del nuovo piano paesaggistico e il ritorno a quello originario.
    "Si tratta di una scelta compiuta in assoluta solitudine - prosegue l' ex governatore e attuale consigliere regionale di Forza Italia - in spregio alle pompose dichiarazioni riguardo al coinvolgimento dei territori. Mentre noi abbiamo ascoltato gli enti locali e gli altri soggetti con un percorso di partecipazione durato tre anni, loro si sono limitati ad eseguire gli ordini dei capibastone di partito. E' un'azione all'insegna della politica del disfare, che non dà alla Sardegna un nuovo strumento, ma solo il ritorno al passato remoto. Sono i fatti ad aver dimostrato che il piano del 2006 è ben lontano dall'essere quel formidabile strumento di tutela ambientale di cui parlano con enfasi i radical chic con la villa in riva al mare. Occorreva uno strumento nuovo, che garantisse il giusto equilibrio tra l'economia e la salvaguardia del paesaggio e dell'ambiente. Noi lo avevamo approvato - conclude Cappellacci - dopo anni di duro lavoro, nonostante il boicottaggio del Ministero. Ora Pigliaru ci riporta indietro all'epoca dei feudatari del paesaggio". (ANSA).
   

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