Puglia

Bioeconomia per sviluppo territori, 'Manifesto in Puglia'

Siglato tra Università e Regione Puglia per strategia sviluppo

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 20 MAR - La bioeconomia o 'economia green' rappresenta la chiave di sviluppo dei territori nella logica di sostenibilità ambientale. E' ciò che è emerso stamattina a Bari presso l'Ateneo durante la presentazione del quinto rapporto sulla bioeconomia in Europa, a cura del gruppo Intesa San Paolo e della Federchimica Assobiotec, l'associazione nazionale per lo sviluppo delle tecnologie. In questa occasione è stato firmato il 'Manifesto per la bioeconomia in Puglia', un accordo tra l'Università e la Regione Puglia che ha come obiettivo l'istituzione di un tavolo permanente che mira a sensibilizzare e mobilitare gli stakeholder pugliesi affinché si facilitino le interconnessioni tra i diversi portatori di interesse, si diffondano i principi della bioeconomia e si definisca una strategia per il suo sviluppo in Puglia.
    "La ricerca - ha detto il rettore dell'Ateneo barese Antonio Felice Uricchio - è centrale nello sviluppo dell'economia e siamo convinti che sia necessario potenziare il legame tra le istituzioni per ottimizzare lo sviluppo in armonia con il resto dell'Europa". "La Puglia lavora da tempo per lo sviluppo della bioeconomia - ha sottolineato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano - posizionandosi tra il 18 e il 24% sulla media nazionale delle aziende impegnate nel settore dall'agroalimentare alla pesca, dal fotovoltaico (punto di eccellenza pugliese) al ciclo dei rifiuti. Il nostro impegno è di far crescere sempre di più la green economy nella certezza che questa nuova mentalità porterà sviluppo e benessere all'intero territorio". "Un segnale positivo al Sud è legato alla raccolta differenziata - ha detto Stefania Trenti, di Intesa San Paolo - i dati sul riciclo di carta e cartone mostrano per il Sud dei tassi di crescita notevolmente più alti di quelli registrati per il Centro-Nord, le stime per il 2018 parlano di un Sud che cresce a velocità quadrupla rispetto al Centro Nord, più 6,9% contro il più 1,4%".
    "Le Regioni rappresentano - ha concluso Mario Bonaccorso di Assobiotec - la chiave di svolta dell'economia circolare dal ciclo dei rifiuti, al tessile abbigliamento, dalla filiera forestale per lo sviluppo dell'industria del mobile all'applicazione della ricerca per il recupero ed il riciclo di carta e cartone. Crediamo fermamente che solo un monitoraggio accurato porterà sviluppo e benessere". (ANSA).
   

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