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Xylella: Centinaio, export a rischio

'Prossima settimana inizia tavolo lavoro al ministero'

Redazione Ansa

(ANSA) - BISCEGLIE (BARLETTA-ANDRIA-TRANI), 6 SET - "Per me quello della Xylella è il problema, e di conseguenza la prossima settimana inizia il tavolo di lavoro al ministero per ragionare su quella che dovrà essere la soluzione, non dico finale perché quello della Xylella è un problema grosso, ma è la soluzione che vogliamo dare agli agricoltori italiani e pugliesi, penso ai vivaisti". Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura, Gian Marco Centinaio, parlando con i giornalisti stasera a Bisceglie, a margine di Digithon. "L'Italia - ha aggiunto - rischia di non essere più 'Xylella free', e quindi rischiamo di non esportare più. E' l'Europa che ci chiede una risposta, cosa che il precedente governo non ha dato, e serve una risposta il più velocemente possibile". "Il problema - ha rilevato - è che ogni anno il fenomeno aumenta di 20 chilometri, e di conseguenza o diamo una soluzione o il prossimo anno avremo altri 20 chilometri in più. Io voglio evitare di essere il ministro che non ha risolto questo problema". Ai cronisti che gli chiedevano se imporrà gli abbattimenti anche laddove vengano bloccati dai ricorsi ai Tar, Centinaio ha risposto: "I Tribunali amministrativi facciano i Tribunali amministrativi, il governo fa il governo".
    Secondo Coldiretti Puglia, intervenuta sull'argomento nella stessa giornata in cui il ministro prendeva la parola a Bisceglie sull'argomento, la Xylella "è la peggior fitopatia che l'Italia potesse conoscere e che colpito da 8.000 ettari a 770.000 di oliveti pugliesi e non solo, in 5 anni". "Sta cambiando la faccia della Puglia agricola, con gravissimi danni - ha detto il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, partecipando all'audizione della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, in merito all'indagine conoscitiva sull'emergenza legata alla diffusione della Xylella fastidiosa in Puglia - a carico del mondo olivicolo, di frantoi, cooperative e vivaisti, un impatto drammatico sul paesaggio ed evidenti ripercussioni di immagine per il turismo": lo . "Ora il pericolo più incombente - per Coldiretti Puglia - riguarda la piana degli olivi e le distese di mandorleti e ciliegeti tra le province di Bari e Brindisi e gli oliveti produttivi delle province di Bari e BAT. E' vitale in questa fase una dialettica chiara tra il Governo italiano e l'UE per scongiurare la procedura di infrazione ma, soprattutto, per mettere in atto una strategia compatta e condivisa contro una batteriosi che corre veloce e che porti risorse".
   

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