(ANSA) - BARI, 21 DIC - Dopo un 2016 disastroso, l'annata
agraria 2017 ha recuperato terreno, con una crescita della
produzione lorda vendibile (Plv) del 15,07% che è tornata a
superare nuovamente i 3 miliardi di valore, a dispetto della
tropicalizzazione del clima che ha messo a dura prova tutte le
colture. Professionalità degli imprenditori e scelte ponderate
in termini di irrigazione hanno consentito al settore di
ottenere un risultato positivo che poteva essere addirittura
straordinario, se il clima non fosse stato cosi impietoso
(gelate e nevicate - gennaio 2017 e siccità - estate 2017). Sono
i dati diffusi oggi da Coldiretti Puglia. "Con una PLV di 3,3
miliardi di euro - spiega il presidente di Coldiretti Puglia,
Gianni Cantele - l'agroalimentare pugliese si rivela il traino
dell'economia regionale nel 2017. Eccezion fatta per cereali e
olive che segnano un calo di produzione e/o di valore, tutti i
comparti produttivi registrano un aumento in termini
percentuali. Le esportazioni dei prodotti agricoli (+9%) e
dell'agroalimentare (+4,9%) hanno dato slancio all'export
pugliese, nonostante il sensibile ridimensionamento produttivo
determinato dalla tropicalizzazione del clima. Cresce anche
l'occupazione in agricoltura". Numeri soddisfacenti
dell'ortofrutta pugliese, secondo Coldiretti Puglia, che ha
superato 845milioni di euro di produzione lorda vendibile e la
soglia dei 750 milioni di euro di prodotto esportato sui mercati
internazionali che in termini di aree geografiche riservano non
poche sorprese. Oltre agli stimati 230 milioni di export
ortofrutticolo verso la Germania, la Puglia si è imposta in
Tunisia, Francia, Polonia, Regno Unito e Svizzera, oltre a
Benelux, Scandinavia, Spagna, Albania, Grecia. La Puglia secondo
ISMEA è prima in Italia per aziende ortive in piena area
(ortaggi non coltivati in serre), seconda dietro la Sicilia per
frutteti, terza per i legumi. In particolare ha numeri da record
su pesche, uva da tavola e agrumi per quanto riguarda la frutta,
mentre nelle produzioni ortive su lattughe, fave, carciofi e
pomodori da industria. Il comparto ortofrutticolo in Puglia
interessa il 16% circa della superficie ortofrutticola
nazionale. Indiscussi i primati produttivi dell'agricoltura
pugliese rispetto ai quantitativi nazionali: uva da tavola 68%,
pomodoro 35%, ciliegie 30%, mandorle 35%, olive 35%, grano duro
21%, carciofo 31%, mandorle 30% e uva da vino 14%. "Quest'anno
sarà ricordato - aggiunge Cantele - per la pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale del Decreto dei Ministri delle Politiche
agricole Maurizio Martina e dello Sviluppo Economico Carlo
Calenda per l'introduzione in Italia dell'obbligo di indicazione
della materia prima per la pasta che scatterà a partire dal
febbraio 2018".
Coldiretti Puglia, grande ripresa
'Professionalità imprese batte clima pazzo'