(ANSA) - BARI, 22 MAR - Un tumore all'esofago non operabile è
stato trattato con successo, per la prima volta in Italia,
nell'ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti (BA), con
elettrochemioterapia endoscopica. La procedura è stata eseguita
da Francesco Decembrino, direttore di Gastroenterologia ed
Endoscopia digestiva, coadiuvato dalla sua equipe, da Vito
Delmonte, direttore di Anestesia e dai medici di Oncologia. Il
tumore all'esofago era in stadio avanzato, quindi non operabile
per lo stadio di diffusione della malattia, su un paziente di 64
anni. L'elettrochemioterapia endoscopica (EECHT) è una procedura
innovativa, già testata in alcuni centri del nord Europa
(Danimarca ed Irlanda), che combina l'elettroporazione
reversibile con la chemioterapia endovenosa, utilizzando uno
specifico device che eroga impulsi elettrici e che, introdotto
per via endoscopica, viene posto direttamente a contatto con il
tumore. "Questa procedura - spiega Decembrino - per quanto
innovativa e quindi con limitata letteratura sull'efficacia a
breve e medio termine, in un trial prospettico preliminare
eseguito in Danimarca ha mostrato dei risultati interessanti
sulla riduzione dimensionale della neoplasia, con possibile
conseguente miglioramento di alcuni sintomi secondari alla
patologia come ad esempio la disfagia ed il sanguinamento
cronico. Tale aspetto appare interessante se consideriamo che
per questo tipo di neoplasia, in pazienti non operabili, non ci
sono alternative terapeutiche realmente efficaci che possano
impattare significativamente sulla qualità della vita. In
aggiunta, la procedura sembra sicura e facilmente
riproducibile". (ANSA).
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