Puglia

Covid: ricerca Bari, genetica potrebbe influenzare infezione

Studio cofinanziato da Regione con Uniba, Cnr, Asl e Policlinico

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 15 MAG - Il patrimonio genetico potrebbe influenzare lo sviluppo o meno della infezione da Covid. I geni di ciascun individuo potrebbero cioè spiegare la differenza tra soggetti "resistenti" e soggetti "sensibili" al virus. Su questo si sta interrogando un gruppo di esperti e ricercatori, nell'ambito di un progetto sostenuto e cofinanziato della Regione Puglia, che si inserisce nello studio internazionale "Covid Human Genetic Effort", coordinato dal professor Jean-Laurent Casanova della Rockfeller University (New York, Usa). "La Puglia, con il suo servizio sanitario e i suoi centri di ricerca biomedica, si conferma ancora una volta capace di sviluppare temi di ricerca di altissimo livello internazionale" commenta l'assessore alla Sanità, Pier Luigi Lopalco.
    Il progetto di ricerca prevede il sequenziamento del genoma sia dei soggetti sensibili che resistenti, allo scopo di determinare varianti genetiche che si osservano nella popolazione pugliese correlate ad una diversa risposta dei soggetti all'infezione. Lo studio dei soggetti resistenti, cioè coloro che, nonostante una ripetuta esposizione al Covid in quanto congiunti o conviventi di un positivo, restano negativi e non si infettano, è in collaborazione con il dipartimento di Prevenzione della Asl di Bari. Lo studio dei soggetti "sensibili", cioè individui senza apparenti fattori di rischio ma che si ammalano e nei casi più gravi vengono ospedalizzati, è condotto in collaborazione con il Policlinico. La caratterizzazione del profilo genetico e l'individuazione di possibili varianti geniche, associate per esempio alla risposta immunitaria dei soggetti resistenti, sarà compito dei ricercatori del Cnr e dell'Università di Bari.
    Coordinatori del progetto sono il professor Graziano Pesole del dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Biofarmaceutica dell'Università di Bari e dell'IBIOM - CNR di Bari e la professoressa Nicoletta Resta, direttrice del laboratorio di Genetica medica del Policlinico. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it