Puglia

Pronto padiglione Covid al Policlinico

Attivi 250 posti letto tra rianimazione, infettivi e pneumologia

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 21 MAR - Sono terminate le operazioni di riconversione del padiglione Asclepios del Policlinico di Bari che, da oggi, è riservato ai pazienti contagiati dal coronavirus e conta 250 posti letto. Lo annuncia il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Oltre al piano terra, dove sono stati realizzati un reparto di radiologia, un'area di osservazione intensiva e un complesso operatorio con terapia intensiva postoperatoria, i cinque piani dell'edificio interno al Policlinico di Bari sono stati attrezzati con posti letto e apparecchiature per la cura dei pazienti affetti da Covid19 e i primi 42 pazienti sono già stati ricoverati.
    Nei primi tre piani si trova l'area critica destinata ai casi più gravi a conduzione clinica condivisa tra intensivisti e pneumologi: in totale ci sono 40 posti di Rianimazione e 80 di Terapia intensiva respiratoria. Il quarto e quinto piano, invece, sono destinati alle degenze di Malattie Infettive per complessivi 130 posti letto. Al piano terra inoltre, nei locali che fino a poco tempo fa ospitavano la banca, è presente il punto unico di distribuzione dei Dispositivi di protezione individuale necessari agli operatori sanitari per entrare in reparto: a inizio turno infermieri, medici, operatori devono passare dal centro di distribuzione e ritirare tute, occhiali, mascherine.
    "Abbiamo a disposizione 250 posti letto Covid distribuiti su cinque piani in un unico edificio con accesso diretto dal pronto soccorso - dichiara il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore - abbiamo organizzato un'area critica con un modello organizzativo che mette insieme competenze multidisciplinari e implementa un percorso assistenziale per intensità di cura che ci consente di assistere i malati a seconda delle esigenze e della gravità ottimizzando le risorse.
    Siamo riusciti ad attrezzare un ospedale Covid in tempi record e soprattutto senza mai interrompere l'assistenza e le cure ai pazienti già ricoverati". (ANSA).
   

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