(ANSA) - BARI, 26 FEB - Al Policlinico di Bari è stato
eseguito un trapianto di rene incrociato (cross over): un
paziente ha ricevuto l'organo da un donatore di Palermo e sua
moglie l'ha donato a un ricevente a Torino. L'intervento a Bari
è stato compiuto dall'equipe del professor Michele Battaglia,
direttore Unità operativa complessa Urologia e Trapianto di
rene. "Oggi si tende a far viaggiare gli organi invece dei
donatori e riceventi", precisa Battaglia. La catena di
solidarietà ha incrociato coppie di donatori incompatibili e,
aperta con una donazione da deceduto in Veneto, si è chiusa in
Piemonte evitando la dialisi a un paziente in lista d'attesa da
donatore deceduto, comprendendo nel percorso un trapianto da
vivente e migliorando la "qualità della vita a tre persone in
trattamento dialitico", spiega Loreto Gesualdo, coordinatore
Centro Trapianti pugliese. "E' la terza volta che entriamo in
una catena", sottolinea, grazie al programma DECK, che prevede
scambi quando l'incompatibilità rende impossibile la donazione
diretta. (ANSA).
Trapianti rene incrociati,salvate 3 vite
Veneto, Sicilia, Puglia, Piemonte in catena di solidarietà