(ANSA) - BARI, 2 AGO - "Nell'anniversario della strage nella
stazione di Bologna, alle 10.25 del 2 agosto 1980, l'Italia
ancora ferita da quella tragedia chiede con forza che la verità,
completa, esca senza reticenze dagli armadi della vergogna in
cui è nascosta". Lo afferma in una nota il presidente del
Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo.
"Il tempo - aggiunge - non ha cancellato la domanda di
giustizia e non ha scalfito il ricordo delle 85 vittime. Tra
loro, sette pugliesi: Sonia Burri di sette anni, Vito Diomede
Fresa di 62, Francesco Cesare Diomede Fresa di 14 anni, Errica
Frigerio di 57 anni, Patrizia Messineo, 18 anni, Giuseppe
Patruno, 18 anni, e Silvana Serravalli di 34 anni".
"La bomba nella sala d'aspetto di seconda classe, della
stazione centrale di Bologna - ricorda Loizzo - uccise solo
vittime innocenti, colpì lavoratori innocenti (si contarono
anche 200 feriti), ma il Paese ha saputo superato anche quella
giornata tremenda. Da allora, però chiede risposte".
"Il Consiglio regionale della Puglia - conclude - torna ad
esprimere la denuncia di sempre dell'odio sanguinario, di cui
nessuna condanna, pure intervenuta e passata in giudicato, ha
saputo indicare i mandanti e i responsabili". (ANSA).
Strage Bologna: Loizzo, Italia ancora ferita chiede verità
'Consiglio regionale della Puglia denuncia odio sanguinario'