(ANSA) - TARANTO, 15 MAR - "Lunedì presenteremo al governo il
nostro pacchetto di proposte aggiornato per i lavoratori Ilva in
as e Acciaierie d'Italia in as, ma anche per consentire di
alleggerire il bacino dei lavoratori che dovranno essere ancora
impegnati nello stabilimento rispetto ad una produzione
destinata a diminuire. Questo attraverso percorsi che
accompagnino alla pensione, incentivi all'esodo per chi vuole
andare via dalla fabbrica e magari dare vita ad una attività
imprenditoriale, e al contempo riconoscimento dell'amianto e del
lavoro usurante, e lavori di pubblica utilità". Così Francesco
Rizzo dell'esecutivo confederale Usb all'indomani dell'assemblea
con i lavoratori di Ilva in as. Si tratta dei dipendenti che non
furono assunti da ArcelorMittal e che da oltre cinque anni sono
in cassa integrazione straordinaria.
Diverse sono state le testimonianze riportate da lavoratori
che hanno descritto "quello che - osserva Michele Altamura
dell'Usb di Taranto - in alcuni casi è un vero e proprio dramma,
legato alla incertezza del lavoro".
Mario Soggia, dell'ufficio legale Usb, ha sottolineato che
"la prima questione da affrontare è certamente quella relativa
all' efficacia dell'accordo sindacale del 6 settembre 2018,
siglato in sede ministeriale, all'esito del fitto del ramo
d'azienda in favore di Arcelormittal, poi Adi con l'ingresso di
Invitalia".
La centralità "della questione - ha puntualizzato il legale -
sta nel fatto che il predetto accordo prevedeva che, entro il
2025, sarebbero stati riassorbiti in azienda i dipendenti non
selezionati, e che sono quindi ancora in cigs alle dipendenze di
Ilva spa in as. Noi rivendicheremo l'efficacia dell'accordo
anche nei confronti di AdI". (ANSA).
Usb, riproporre incentivo all'esodo per lavoratori ex Ilva
Assemblea con gli operai. Il legale: vanno reintegrati in AdI