(ANSA) - ROMA, 13 MAR - "Anche se come imprenditori non siamo
mai molto a favore dei commissariamenti, credo che in questa
situazione sia stato necessario avere una fase di questo tipo.
Adesso è molto importante che i commissari capiscano bene qual è
la situazione, quanti investimenti servono, che cosa bisogna
fare per rimettere l'ex Ilva in produzione con un livello
accettabile, e questo è un lavoro che bisogna fare questi mesi e
può farlo solo lo Stato con questa amministrazione
straordinaria", sottolinea l'industriale dell'acciaio Emma
Marcegaglia a margine dell'appuntamento del B7 a Verona, dove
nel ruolo di B7 Chair coordina il confronto tra imprese e
governi del G7.
"Dopo, penso che se ci saranno le condizioni, l'Ilva può essere
rimessa sul mercato e ci posso essere privati interessati",
dice. "La cosa molto importante è che l'Ilva non chiuda, perché
l'Italia è un Paese manifatturiero, l'acciaio è una materia
prima fondamentale e perdere un produttore nazionale di acciaio
sarebbe un colpo molto forte, non solo per la siderurgia ma per
tutti i settori manifatturieri che hanno nell'acciaio la loro
materia prima".
Una cordata italiana? "Troppo presto per dirlo, bisogna prima
capire quali sono le reali condizioni. Italiana o
internazionale, l'importante è che l'Ilva rimanga aperta,
competitiva e sia in grado di produrre acciaio". (ANSA).
Marcegaglia, 'presto per parlare di cordate per l'ex Ilva'
'Importante è che non chiuda. Commissariamento era necessario'