Puglia

D'Aversa 'gesto brutto il mio, ma una provocazione continua'

'La testata non era premeditata, volevo dividere i giocatori'

Redazione Ansa

(ANSA) - LECCE, 10 MAR - "E' stato un finale concitato, negli ultimi minuti di gara quando ci sono state delle provocazioni.
    Non volevo che i miei ragazzi prendessero squalifiche o roba del genere, siamo venuti a contatto io e Henry: il gesto non è stato bello da vedere, ma la mia intenzione era quella di dividere i giocatori". A parlare è Roberto D'Aversa, tecnico del Lecce, nella disamina del concitato finale e del rosso diretto per il contatto con Henry. E sempre a tal proposito il tecnico chiarisce: "Non sono entrato in campo per dare una testata - prosegue D'Aversa -, sono andato a salutare Baroni e poi volevo evitare che i miei giocatori prendessero qualche squalifica pesante. Henry si è avvicinato, ma la mia intenzione non era quella di andare da lui. Lo ripeto, gesto brutto da vedere, ma assolutamente non premeditato. Volevo separare i giocatori, anche perché gli ultimi sette-otto minuti sono stati una provocazione continua".
    Infine, un pensiero sulla partita: "Nei primi quindici minuti siamo stati un po' contratti - ammette D'Aversa - ed abbiamo messo la partita sui loro binari. Se analizziamo la partita nell'arco dei novanta minuti siamo usciti sconfitti con un tiro da fuori deviato, abbiamo creato diverse occasioni per far gol ma non ci siamo riusciti". E sulla contestazione nei suoi riguardi da parte della tifoseria più calda, D'Aversa la pensa così: "I cori nei miei confronti? Non entro nella testa dei tifosi, sono liberi di fare quello che ritengono opportuno", taglia corto l'allenatore. (ANSA).
   

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