Puglia

Genisi, Luisa Ranieri è riuscita a dare un cuore alla mia Lolita

'Lobosco è ormai percepita come una vecchia amica'

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 05 MAR - "Tantissima soddisfazione per gli ascolti, Lolita si conferma un personaggio molto amato dagli italiani, è entrata nel loro cuore e ne sono felicissima perché io ho creato il personaggio, però proprio oggi ho ringraziato Luisa Ranieri perché è riuscita a dare un cuore e un'anima a questo personaggio che è percepito dagli spettatori come una persona di famiglia, una vecchia amica, quasi una parente. In lei c'è una grande immedesimazione delle donne". Ne è convinta la scrittrice Gabriella Genisi, dai cui romanzi sono tratte le vicende dell'amata vicequestora barese. Ieri la prima puntata della terza serie tv ha registrato su Raiuno quasi 5,2 milioni di telespettatori con circa il 28% di share.
    "C'è una new entry in questa serie - aggiunge Genisi -, è Daniele Pecci che interpreta Leon, un gallerista, Lolita è stata colpita da quest'uomo, quindi sicuramente nelle prossime settimane ci sarà uno sviluppo". Perché ha tanto successo? "Lolita - dice Genisi - è una barese doc, nata a Bari vecchia, è un'evoluzione della città perché è la figlia di un contrabbandiere che poi diventa vicequestora della sezione omicidi. È riuscita a rappresentare una donna moderna che va oltre il solito cliché della donna che ha la necessità di avere un uomo accanto. Lolita è risolta nel suo lavoro, comunque se c'è un uomo con il quale condividere un tratto di vita va benissimo, se non c'è va bene uguale. La scena bellisisma trasmessa ieri sera della cena di Lolita con i colleghi sul terrazzo che mangiava gli spaghetti all'assassina credo sia proprio la rappresentazione della donna nuova". Sull'eventuale quarta serie, la scrittrice non si sbilancia: "È ancora presto per dirlo, bisogna vedere come va questa serie e poi vedremo".
    Stasera, nella libreria Laterza di Bari, Gabriella Genisi ha presentato il suo nuovo libro 'Silvia Spider e il ragazzo scomparso' (Il battello a vapore, Piemme) scritto con il magistrato della Dna Antonio Laudati (assente all'incontro). "È un percorso di legalità rivolto ai ragazzi nel quale ci sono dei ragazzini di una scuola media che indagano sulla scomparsa di un loro amico. È un libro sui valori", dice Genisi. (ANSA).
   

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