Puglia

'Il senso del limite', università Bari inaugura anno accademico

Ospite d'onore lo scienziato Stefano Mancuso

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 06 FEB - Si è aperta con la potente voce della cantante Gaia Gentile, interprete del brano 'We don't need another hero" di Tina Turner, l'inaugurazione dell'anno accademico 2023-2024 dell'università Aldo Moro di Bari. Una cerimonia, questa mattina nel teatro Piccinni, diversa dal solito, come ha evidenziato il rettore, Stefano Bronzini.
    "Facciamo parlare alcune immagini", ha detto dal palco. Immagini tratte dal cartoon 'L'era glaciale', metafora - ha spiegato - della supremazia dell'io a danno della collettività. Degli egoismi che segnano ogni possibilità di sviluppo sostenibile".
    E infatti il tema scelto quest'anno è stato proprio 'Il senso del limite', declinato dal punto di vista degli studenti, dei dottorandi e ricercatori, dell'umanità nel suo complesso. Come ha spiegato lo scienziato Stefano Mancuso, botanico e docente di Arboricoltura generale e etologia vegetale all'università di Firenze, nel suo discorso dal titolo 'Una specie senza limiti'.
    "L'idea della sopravvivenza della specie è un'idea che l'uomo sembra abbandonare", ha detto Mancuso. Poi ha ricordato una data fondamentale: "Il 24 dicembre 1968 l'uomo per la prima volta ha orbitato intorno alla Luna - ha detto - e ha fatto le prime foto a colori del nostro pianeta dallo spazio. Da quella immagine abbiamo compreso la limitatezza del pianeta. Fino a quel momento ci eravamo comportati come se le risorse del pianeta fossero infinite".
    Da parte sua, Bronzini ha prima ricordato il centenario dell'università, fondata nel 1925, poi ha evidenziato che "la fotografia dell'oggi rivela una estensione" dell'università "che va ben oltre i confini di Bari: siamo approdati sul territorio regionale avendo nostre sedi dal Gargano a Tricase, avendo dipartimenti a Valenzano e Taranto, oltre ai corsi di laurea a Brindisi e anche fuori regione con l'azienda agricola di Policoro in Basilicata". Oggi l'Uniba conta "oltre 40mila iscritti - ha aggiunto Bronzini - 3mila strutturati e oltre 8mila frequentanti le attività post lauream". Bronzini ha infine ammesso che "coniugare lavoro, sviluppo e ambiente si sarebbe potuto fare se avessimo saputo pensare sulle conseguenze".
    "Taranto insegna - ha detto -. È certo che i nostri investimenti in ricerca e formazione nella zona ionica saranno sempre garantiti e incrementati. Ringrazio la Regione per esserci al fianco". La cerimonia si è chiusa con la consegna del sigillo d'argento a Mancuso e con la proiezione di una suggestiva immagine della Terra sulla volta del teatro. (ANSA).
   

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