Puglia

Dopo la Biennale arriva a Vieste Building Bridges di Quinn

Sei paia di mani alte 15 metri congiunte per creare ponti

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 07 GIU - Sei paia di mani alte 15 metri congiunte per creare ponti, non barriere. È questo il significato dell'opera monumentale di Lorenzo Quinn Building Bridges - Costruendo Ponti, che da domani fino a settembre potrà essere ammirata a Vieste, sul lungomare di Marina Piccola.
    Presentata per la prima volta nel 2019 alla Biennale di Venezia, l'opera dell'artista italiano torna in Italia dopo quattro anni e sarà inaugurata domani, giovedì 8 giugno, alla presenza dell'artista e del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
    "Abbiamo inseguito Lorenzo Quinn per quattro anni", commenta in una nota stampa Rossella Falcone, assessora al turismo del comune di Vieste. "Volevo fortissimamente le sue mani a Vieste, che è indiscutibilmente la città dell'amore. Abbiamo creato un evento, la Vieste in Love, che celebra questo sentimento universale e crediamo che l'opera che avremo l'onore di ospitare per tre mesi nella nostra città sia il modo migliore per lanciare un importante messaggio al mondo intero in un momento così delicato come quello che stiamo vivendo".
    Building Bridges è l'opera più nota dello sculture Lorenzo Quinn, figlio dell'attore Anthony Quinn: la sua scultura - si legge nel comunicato - "lancia messaggi forti e chiari, i valori universali dell'umanità: amicizia, saggezza, aiuto, fede, speranza".
    L'opera, fruibile gratuitamente, vuole essere l'evento di apertura dell'estate viestana fino a Vieste in Love, kermesse organizzata da Studio360, in programma dal 4 al 10 settembre, ultimo giorno in cui sarà possibile ammirare la scultura di Quinn. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it